CASO COGESA: DI RIENZO MINA VAGANTE, NON SI UNISCE ALLA REPLICA DELLA MAGGIORANZA
Non si fa attendere la replica della maggioranza ai consiglieri di opposizione che, sulla questione Cogesa, hanno chiesto la testa del sindaco, Gianfranco Di Piero. Ma a prendere posizione per la maggioranza sono otto consiglieri su nove: Maurizio Balassone, Angelo DāAloisio, Mimmo Di Benedetto, Claudio Febbo, Cristiano Gerosolimo, Antonella La Gatta, Teresa Nannarone, Francesco Perrotta e non Caterina Di Rienzo (moglie di Maurizio Proietti, passato recentemente alla minoranza), mina vagante in seno alla coalizione del sindaco Di Piero. Attualmente, infatti, la minoranza potrebbe contare su otto voti (sette più la Di Rienzo), gli stessi della maggioranza. A fare la differenza ĆØ il primo cittadino. Troppo poco per governare in maniera tranquilla la cittĆ . Ai consiglieri di minoranza che giudicano sconsiderata la scelta di Di Piero e di altri sindaci del territorio di revocare il cda del Cogesa, la maggioranza precisa che “gli stessi consiglieri che oggi lanciano strali al sindaco e alla maggioranza, hanno inteso disertare la seduta delĀ consiglio comunale del 6 febbraio scorso, appositamente convocata per affrontare e discutere la questione Cogesa. In quella sede, il consiglio comunale, allāesito di un lungo ed articolato dibattito, ha votato, allāunanimitĆ (anche con il voto del consigliere Proietti), un documento con il qualeĀ si demandava al sindaco e alla giunta una serie di adempimenti in linea con le iniziative intraprese Ā (āgovernanceā di elevata professionalitĆ , riorganizzazione aziendale, esercizio del potere ā dovere di controllo sulla societĆ , minore quantitĆ e migliore qualitĆ dei rifiuti provenienti dallāAquila, vigilanza sulla salute pubblica e sullāimpatto ambientale, adesione alla strategia ārifiuti zeroā)”. “Inoltre, ĆØ opportuno rimarcare che il consigliere Maurizio Proietti, che oggi invoca le dimissioni del sindaco, con un comunicato del 16 gennaio, evidenziando i pericoli per la salute connessi alla presenza sul territorio dellāimpianto e della discarica, muoveva lāauspicio che il dibattito si incentrasse su temi rilevanti (quale quello della salute), e che āGerardini svolga il suo compitoā; lo stesso consigliere Ā si era reso promotore della costituzione di parte civile nel giudizio per reati ambientali che pende presso il Tribunale di Sulmona e che vede imputata ancheĀ la āgovernanceā di Cogesa degli ultimi anni. Pertanto, si resta basiti di fronte a questo inopinato mutamento di rotta”, proseguono i consiglieri di maggioranza, secondo i quali “lāassenza dei consiglieri di minoranza alla seduta sul Cogesa ĆØ unicamente da ricondurre allāimbarazzo di doversi misurare su un tema che coinvolge direttamente la loro responsabilitĆ . Come non ricordare al consigliere Vittorio Masci la sua dura presa di posizione sullāaccordo āBiondi- Gerosolimoā che ha dato vita al cda che il sindaco Di Piero ha inteso revocare? Allora si dimise dallāincarico di coordinatore di Fratelli dāItalia denunciando āun disinvolto uso della cosa pubblica, spesso finalizzato allāacquisizione del consenso elettorale attraverso assunzioni e promesse di assunzioni, sprechi, bilanci non veritieri, enormi perdite al cui ripianamento saranno chiamati a contribuire i nostri cittadiniā ed oggi chiede le dimissioni del sindaco, responsabile, a suo dire,Ā del disastro di Cogesa. Come non ricordare agli immemori consiglieri Di Rocco, Santilli e Zavarella la loro tacita e colpevole acquiescenza di fronte ai bilanci in rosso di Cogesa e ad una gestione oggettivamente inadeguata e clientelare,Ā perpetuatasi negli anni, rispetto allaĀ qualeĀ non hanno inteso esercitare, da consiglieri della precedente amministrazione,Ā nessuna forma di controllo ed oggi si ergono a paladini di una legalitĆ da loro ignominiosamente ignorata in anni di sterile Ā ed insignificante presenza a Palazzo San Francesco? Come non ricordare al consigliere Gerosolimo, puntualmente assente in consiglio comunale ma indefessamente attivo nella costruzione di trame mirate allāacquisizione del potere, che la gestione del Cogesa degli ultimi anni lo vede come principale artefice e protagonista? Come pensa di potersi esimere dalle pesanti responsabilitĆ del ruolo politico da lui esercitato?. La maggioranza consiliare non ha nulla da temere dalla rimessione degli atti alla competente Procura della Repubblica”, conclude la maggioranza, “ed auspica che si faccia finalmente giustizia su questo ed altri temi che coinvolgono la politica cittadina e territoriale”.