MALASANITÀ A SULMONA: UNA 91ENNE DEVE ATTENDERE OTTO ORE PER UN ESAME, POI SI RECA ALL’OSPEDALE DI POPOLI E VIENE ACCONTETATA

Resta in attesa 8 ore seduta nell’atrio del pronto soccorso per fare un’ecografia,  poi decide di recarsi all’ospedale di Popoli  dove viene accontentata in poco tempo. Ennesimo episodio di malasanità nell’ospedale di Sulmona, legato soprattutto alla mancanza di personale in organico. Vittima dei disagi un’anziana di 91 anni che venerdì scorso ha dovuto passare l’intera giornata in ospedale in attesa di essere visitata. Dopo aver formalizzato la richiesta di prestazione, gli infermieri del pronto soccorso hanno invitato la donna ad accomodarsi nell’atrio in attesa dell’arrivo del suo turno. Erano le 11 del mattino quando l’anziana per oltre un’ora ha atteso all’esterno, nell’area del pre triage, ancora sprovvista di una copertura e di un’area di accoglienza. Fatto il tampone, le è stato assegnato il codice in pronto soccorso dove è rimasta per otto in attesa dell’ecografia richiesta. “Senza un bicchiere d’acqua e senza la possibilità di andare al bagno”, raccontano i parenti, i quali visto il protrasti dell’attesa hanno deciso di far firmare le dimissioni alla donna è di recarsi nell’ospedale di Popoli dove nel giro di un’ora è stata fatta l’ecografia. Non è la prima volta che nell’ospedale di Sulmona le persone anziane devono subire trattamenti da terzo mondo: tempo addietro una donna di 95 anni ha dovuto attendere 15 ore prima di essere ricoverata in corsia. La dimostrazione del continuo affanno in cui sono costretti a lavorare medici e infermieri nell’ospedale di Sulmona perché manca il personale. Situazione alla quale deve essere posta la parola fine.