IL LAGO DI SCANNO PERDE ACQUA: L’EX SINDACO DI GENTILE, INTERVENIRE PER FERMARE IL FENOMENO

Uno studio attraverso il quale riuscire a capire e a contrastare il fenomeno dell’abbassamento del livello delle acque del lago di Scanno. A chiederlo ai vertici del Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise, è il commissario liquidatore della Comunità Montana Peligna, ed ex sindaco di Scanno Eustachio Gentile, il quale, preoccupato per il continuo impoverimento di acqua del bacino lacustre più importante dell’Abruzzo, chiede al Parco di proseguire le ricerche già avviate, con lo sviluppo di nuove indagini che consentirebbero di individuare e distinguere le cause innescanti l’abbassamento del livello idrometrico e quindi poter programmare progetti ed interventi scientificamente realizzabili ed eco compatibili. La Comunità Montana Peligna ha promosso negli anni alcune azioni, le uniche, che sarebbero potute sfociare in progetti integrati e sistemici grazie anche ad un primissimo studio redatto dal Prof. Enrico Miccadei del Dipartimento di ingegneria e geologia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara e profondo conoscitore della morfologia del territorio di Scanno”, afferma Eustachio Gentile, “ma l’insensato scioglimento delle C.M. Montane da parte della Regione Abruzzo, non lo ha più permesso. Nonostante ciò, la Comunità Montana Peligna ha promosso la redazione del Piano di Gestione del Sito SIC/ZPS Lago di Scanno ed attivato, in passato, una concreta collaborazione con l’INGV che con una scafo attrezzato proveniente da Genova, ha realizzato gratuitamente quasi l’intera batimetria del lago. Il prof. Miccadei, come detto, ha effettuato una prima indagine per ricercare le cause connesse all’abbassamento repentino del livello idrometrico che si registra sempre più spesso soffermandosi sui seguenti aspetti principali: climatici, idrologici, geologici e geomorfologici, sismicità locale, regionale ed interregionale”. Studio che si è bloccato per mancanza di finanziamenti. Ora Gentile propone ai vertici del Pnalm di riprendere il discorso per portare a termine in maniera definitiva il lavoro. Magari in quattro step, da ultimare in rapporto ai finanziamenti a disposizione. Si inizia con lo studio di fattibilità e poi, in rapida sequenza, il progetto preliminare generale, il progetto definitivo riportante la realizzazione degli interventi e il Progetto esecutivo formato da tutti gli elaborati previsti dalla legge. “Lo sviluppo delle prime tre fasi potrebbe portare a una definizione complessa delle caratteristiche geologico ambientali del lago di Scanno con particolare riferimento alle cause dell’abbassamento del livello delle sue acque e alla realizzazione di possibili interventi di mitigazione del fenomeno”, incalza Gentile. “per finanziare il progetto potrebbe intervenire il Ministero della Transizione Ecologica che, mi pare, ultimamente si sia mostrato molto sensibile alle problematiche ambientali del nostro territorio come mai in passato. Ritengo che un’azione forte, incisiva e condivisa per l’ottenimento dei finanziamenti necessari per conservare e tutelare il lago a forma di cuore, sia il minimo che possiamo fare. L’unica cosa che mi auguro non venga mai fatta, è non fare nulla”, conclude l’ex sindaco di Scanno