IL DIARIO DI SOLIMO: 12 FEBBRAIO 1985, QUEL PERIODICO UN PO’ COSI’

Fabio Maiorano – Quasi quattro anni di “militanza”, sempre in prima linea, come “specchio” ma soprattutto “anima critica e propositiva” delle comunità del territorio del centro Abruzzo: queste poche parole, forse, possono riassumere la positiva avventura del periodico la Gazzetta Peligna, che mese dopo mese è diventato un importante punto di riferimento, costante e puntuale, nel panorama dell’informazione locale, stimolante strumento di analisi e di
riflessione sui maggiori temi d’attualità politica, sociale, culturale e sportiva della nostra realtà. Fondata da Ennio Bellucci, che ne è stato anche il direttore responsabile, la Gazzetta Peligna si è avvalsa della collaborazione dei giornalisti della redazione sulmonese del Messaggero (da Antonio Mancini a Franco Avallone, da Pierluigi Franco a Roberto Vena, da Marco Massaro a… Fabio Maiorano) ma ha dato spazio e voce anche ad autorevoli “firme esterne”, a esperti e a politici. Di grande prestigio, indubbiamente, la pagina della cultura nella quale si sono avvicendati studiosi del calibro di Giuseppe Papponetti, Ezio Mattiocco, Franco Cercone, Mario Marcone. Di assoluto valore, infine, le caricature e le vignette di Mario Maiorano (allora nel team del Satyricon, inserto settimanale di satira politica del quotidiano La Repubblica) e di Mario Pizzola, disegnatori che hanno contribuito in modo determinante alla crescita e al successo della Gazzetta, che fece la sua ultima apparizione, nelle edicole, a marzo del 1988.