ARTA, LEVATA DI SCUDI DEGLI AMBIENTALISTI: SOLO POLITICA LA NOMINA DEL DIRETTORE DIONISIO
Levata di scudi delle associazioni ambientaliste dopo la nomina del direttore generale dell’agenzia regionale Arta, Maurizio Dionisio, decisa dalla giunta regionale. La levata di scudi viene da āItalia Nostra, WWF, Legambiente, LIPU, Pro Natura, Marevivo, Miladonnambiente, Ecoistituto Abruzzo e Majellane che esprimono “la piĆ¹ ferma contrarietĆ rispetto alle procedure per la nomina effettuata dal presidente della Regione, Marco Marsilio”. Secondo le associazioni, āil nominato non ha i prescritti requisiti di competenza, ma solo quelli di fedeltĆ alla parte politica che lo ha designato; infatti Dionisio non ĆØ stato mai precedentemente nominato direttore generale dellāArta, come impropriamente riportato da diversi organi di informazione. Egli fu nominato ācommissarioā dellāArta dal 2000 al 2005 dal presidente Giovanni Pace, alla cui elezione Dionisio aveva contribuito con una propria lista elettorale. Di questāesperienza non possiamo non ricordare la gestione della situazione rischiosa creatasi nei Laboratori del Gran Sasso, dellāincidente di sversamento di sostanze nel fiume, del successivo sequestro; lāintervento dellāARTA e del suo Commissario non seppero in alcun modo prevenire, nĆ© evitare tale situazioneā.āDa allora il modello della nomina politica ĆØ costantemente prevalso nellāindividuare i direttori, diventandoĀ prassi seguita da tutte le Giunte regionali succedutesi, di destra e di centrosinistra, seppur con i dovuti distinguo su scelte piĆ¹ o meno fortunateā precisano gli ambientalisti.Ā āQuesto non ĆØ accettabile anche alla luce del percorso normativo stabilito per elevare il livello delle direzioni delle Agenzie italiane. La Legge 28 giugno 2016, n. 132Ā che disciplina la āIstituzioneĀ delĀ SistemaĀ nazionaleĀ aĀ reteĀ Ā per Ā Ā laĀ Ā protezione dellāambienteā, allāart. 8, fissa i requisiti del direttore generale dellāISPRA e delle agenzie regionali; essa stabilisce, al riguardo, cheĀ i Ā direttoriĀ generaliĀ delle agenzie sono nominati , secondo le procedure previste dalla legge, tra soggetti di elevata professionalitĆ eĀ qualificata esperienzaĀ nelĀ settoreĀ ambientale Ā Ā e che presso lāISPRA ĆØ istituita unāanagrafe deiĀ direttoriĀ generali dellāISPRA stessa e delle Agenzie, contenenteĀ leĀ informazioniĀ sui requisiti professionali e sulla retribuzione dei medesimiā sostengono le associazioni ambientaliste, a sostegno delle loro tesi. āLāArta ā proseguono le associazioni ā non ha bisogno di una guida politica che ne determini lāazione: i suoi compiti di vigilanza e controllo, di consulenza tecnica, di monitoraggio e diffusione dati sullāambiente sono fissati precisamente dalle leggi di settore. Eventuali indirizzi su compiti aggiuntivi da svolgere provengono dalla Regione che ne assicura il finanziamento. Per questo non si prevede un Consiglio di amministrazione che ne guidi la politica nĆ© un presidente politico. Chi lo dirige, invece, deve essere persona con effettive competenze nelle materie ambientali, che sappia organizzare e gestire tecnicamente lāAgenzia e rappresentarla adeguatamente verso lāesterno, in Abruzzo e in Italia, perseguendo efficienza ed efficacia tecnica. Come parallelo si pensi ad un primario ospedaliero: un dirigente generale del suo reparto, che deve saper entrare nel merito di tutto quello che si fa. Se avessero nominato primario, nel nuovo reparto COVID-19, un avvocato avremmo registrato le piĆ¹ vibranti protesteā.Gli ambientalisti āa questo āritorno alla normalitĆ ā non ci stannoā.āĆ possibile che nel nostro Paese sia cosƬ complicato premiare la meritocrazia e individuare figure professionali idonee con ācompetenze specificheā direttamente documentate e documentabili dal curriculum e dalle pubblicazioni? CioĆØ, di elevata professionalitĆ e qualificata esperienza nel settore ambientale? Le scriventi Associazioni si rifiutano di accettare questa prassi epretendono il pieno e sostanziale rispetto dei criteri di nomina fissatidalla Legge, nellāinteresse dei cittadini e per unāAgenzia dellāAmbientedotata di direzione autorevole e credibile, risorse e attrezzature necessarie e la considerazioneche merita di fronte alle emergenze locali e globali, dettate dallāemergenza pandemica e climaticaā, concludono gli ambientalisti.