PRATOLA INSIEME CHIEDE AL SINDACO RISPOSTE CHIARE SULLA SICUREZZA DELLE SCUOLE

Il gruppo consiliare di minoranza “Pratola Insieme” pretende risposte chiare dal sindaco Antonella Di Nino sulla sicurezza degli edifici scolastici cittadini, sicurezza che riguarda anzitutto alunni e studenti. Intanto il gruppo consiliare Pratola Insieme non ci sta ad accettare in silenzio l’accusa di scorrettezza mossa dal sindaco, a conclusione del bilancio dei primi cento giorni alla guida dell’amministrazione comunale di Pratola Peligna. “Come consiglieri comunali di “Pratola Insieme” ci fanno sorridere le accuse di scorrettezza mosse dal sindaco nei nostri confronti per aver abbandonato l’aula. “Da quale pulpito viene la predica” – rispondono Alessandra Tomassilli e Salvatore Pizzoferrato – ĆØ stata lei per prima ad abbandonare l’assemblea Cogesa proprio mentre stava per essere eletto amministratore un nostro concittadino. ƈ stata lei, sino ad ora, a violare finanche le regole minime della correttezza tra le parti. La minoranza non ĆØ stata coinvolta, contrariamente a quanto ĆØ avvenuto in altri comuni limitrofi, sul rimboschimento, non abbiamo ottenuto risposta alla nostra interrogazione sulle scuole, non siamo mai stati coinvolti nella stesura dei regolamenti. La nostra diffida rappresenta un gesto estremo ma concreto per far capire che anche le minoranze sono parte del sistema istituzionale del nostro Comune e per far comprendere che la sicurezza delle scuole ĆØ un tema da prendere molto sul serio”. Tuttavia i consiglieri comunali di Pratola Insieme si dicono “disponibili al confronto costruttivo” e fin d’ora sono disponibili ad una discussione sul problema delle scuole, sia pubblicamente che nelle sedi istituzionali preposte. “Noi di Pratola Insieme crediamo nella collaborazione ma ancor di piĆ¹ nel senso di responsabilitĆ  per il quale un buon sindaco ĆØ quello che rappresenta l’intera collettivitĆ  e non solo i propri elettori. Speriamo di non dover ricorrere ancora all’abbandono del Consiglio comunale per farci ascoltare perchĆ© questo rappresenta senza se e senza ma il fallimento della democrazia. Pratola ha bisogno di tutti nessuno escluso” continuano Tomassilli e Pizzoferrato che chiedono al sindaco risposte alle domande formulate presentando una diffida. “In fondo ciĆ² che i Pratolani vogliono sapere ĆØ semplicemente se le scuole sono sicure e null’altro. E se non lo sono vogliamo che il sindaco agisca con celeritĆ  perchĆ© c’ĆØ in gioco la sicurezza dei nostri figli. Pratola vuole scuole sicure non polemiche. Il sindaco, al posto di utilizzare i soliti artifici retorici, ci faccia sapere cosa vuole fare concretamente” concludono i due consiglieri comunali.