CONSIGLIO SULL’INCENDIO AL MORRONE, SOLO SEGNALI DI FUMO

Solo segnali di fumo dalla seduta del Consiglio comunale di questa mattina convocata sull’emergenza incendi. L’assemblea civica infatti si è conclusa con l’approvazione unanime di un ordine del giorno che impegna sindaco e giunta ad esprimere contrarietà a qualsiasi ipotesi di rimboschimento del Morrone, favorendo invece “un naturale e fisiologico ripristino della vita del Morrone, anche e non solo al fine di evitare speculazioni di qualsiasi natura”. L’ordine del giorno in premessa sottolinea l’esistenza di un business del rimboschimento che potrebbe sollecitare infiltrazioni mafiose. Ma al di là dell’ordine del giorno, proposto dalla minoranza e poi redatto dall’intero Consiglio, la seduta è stata caratterizzata quasi esclusivamente dalla polemica tra le parti, senza volgere quasi mai lo sguardo avanti, alle lezioni che bisogna trarre dall’accaduto e dalla necessità di rafforzare prevenzione e protezione civile, per affrontare ulteriori malaugurate emergenze. In avvio di seduta il sindaco Annamaria Casini ha stigmatizzato alcuni comportamenti di questi giorni. “Abbiamo ritenuto veramente inopportuno, provocatorio e strumentale la richiesta di un consiglio comunale quando il teatro drammatico della ricerca di aiuto e azione insieme alla città erano altrove: in montagna” ha detto il sindaco, rivolgendosi alla minoranza. Come “inopportuni” e “pretestuosi” ha definito il sindaco i “presunti mancati inviti” al tavolo di coordinamento, alludendo al presidente del Parco nazionale Maiella, Franco Iezzi. Quindi il sindaco ha attaccato quanti “in modo vile e senza scrupoli” hanno accusato gli amministratori comunali e quanti operavano nell’emergenza attraverso commenti sui social network. “Un conto è dissenso e opposizione, altro è odio sociale” ha spiegato Casini. Infine il sindaco ha ringraziato tutte le forze operative che hanno contribuito ad affrontare e spegnere le fiamme, dall’esercito ai Vigili del Fuoco, forze dell’ordine, Protezione civile, volontari. I consiglieri Antonio Di Rienzo, Maurizio Balassone e Bruno Di Masci hanno però rimproverato il sindaco per le parole troppo dure usate e spiegando il senso costruttivo della proposta di consiglio comunale straordinario. Dai banchi della maggioranza Mauro Tirabassi ha ricostruito con puntuale esattezza i vari interventi che si sono succeduti per fronteggiare l’emergenza incendi, chiamando in causa il Parco Maiella per il pianto antincendio che non è di fatto attuato, restando solo sulla carta. Mentre Fabio Pingue e Alessandro Pantaleo hanno accolto l’invito della minoranza a superare contrapposizioni e tensioni, in atteggiamento più collaborativo, nell’interesse della città. “Già il fatto che ieri in commissione si sia approvata la proposta di un coordinamento intercomunale di protezione civile è il segno che può esservi collaborazione tra maggioranza e opposizione” hanno detto Pingue e Pantaleo, a cui non era piaciuto l’esordio della seduta. E’ stato il momento, dopo un avvio polemico, che la minoranza ha chiesto ed ottenuto la sospensione della seduta per l’ordine del giorno scritto e approvato all’unanimità. Intanto nel primo pomeriggio il sindaco Casini farà una ricognizione sul Morrone a bordo di un elicottero dei Carabinieri. Poi con il prefetto dell’Aquila il punto della situazione sarà fatto in aula consiliare, intorno alle 17, in un incontro aperto al pubblico.