RICOSTRUZIONE POST SISMA IN VALLE PELIGNA, NOVE INDAGATI PER CORRUZIONE E TRUFFA

Un blitz in piena regola quello compiuto questa mattina dalla Guardia di Finanza di Sulmona, agli ordini del capitano Luigi Falce, che ha portato al sequestro di computer e telefonini, oltre ad una ricca documentazione in possesso delle nove persone che risultano indagate nell’inchiesta condotta dal Procuratore capo della Repubblica di Sulmona, Giuseppe Bellelli, sugli appalti della ricostruzione post sisma in Valle Peligna. Le ipotesi di reato sarebbero corruzione e truffa aggravata in concorso. In sostanza, secondo gli investigatori, gli indagati avrebbero chiesto il pagamento di mazzette, pari al 20% dell’importo dei lavori appaltati, con la minaccia di bloccare il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori. Inoltre alcuni degli indagati sarebbero sospettati di aver rilasciato false attestazioni sulla regolaritĆ  dei lavori effettuati. Infine, secondo la Procura, alcuni degli indagati avrebbero preconfezionato le gare di appalto individuando tecnici, progettisti e ditte esecutrici dei lavori prima di bandirli. Tra gli indagati figurano il sindaco di Bugnara ed il suo vice, Giuseppe Lo Stracco e Domenico Taglieri, il presidente del consorzio di un aggregato, Donato Di Cesare, il geometra Gianni Colangelo, l’ingegnere Mario Farina e l’architetto Gianni Giorgi. Degli altri due indagati non sono state fornite le generalitĆ . Ā Le perquisizioni hanno interessato anche gli uffici del Tribunale dove lavora Domenico Taglieri. Mentre una documentazione consistente ĆØ stata acquisita nell’Ufficio della Ricostruzione di Fossa, dove perĆ² non ci sarebbero indagati. L’inchiesta ĆØ partita dalla denuncia degli imprenditori Luigi e Stefano Roscini, giĆ  coinvolti nell’inchiesta Earthquake della Procura di Pescara su presunti atti di corruzione compiuti nella ricostruzione nell’Utr a Bussi. “Si tratta di accuse infondate e infamanti che contesteremo in ogni sede – afferma l’avvocato Alessandro Margiotta, che assiste Lo Stracco, Taglieri e Di Cesare – per questi fatti abbiamo giĆ  inoltrato denuncia all’autoritĆ  giudiziaria confidando nell’operato della Procura di Sulmona e nel contempo sollecitando un rapido corso delle indagini, proprio al fine di fare piena chiarezza sulla vicenda”.