INCHIESTA RICOSTRUZIONE L’AQUILA, AI DOMICILIARI ARCHITETTO PRATOLANO

C’è anche un professionista di Pratola Peligna, l’architetto Antonio Zavarella, tra i destinatari dell’ordine di arresto a domicilio nella maxioperazione condotta all’alba dai carabinieri su presunti fatti di corruzione nella ricostruzione pubblica post-terremoto. L’operazione è scattata dall’Aquila ed è stata coordinata dalla Procura distrettuale antimafia. Dieci le misure cautelari emesse insieme a cinque i divieti di esercizio dell’attività professionale. In mattinata, dopo gli arresti, i militari dell’Arma hanno eseguito perquisizioni e acquisizioni di documenti in uffici pubblici e nelle sedi di imprese. L’operazione ha interessato oltre L’Aquila anche Teramo, Pesaro-Urbino, Bari e Benevento. I reati ipotizzati a carico degli indagati sono corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta. Sono finiti agli arresti anche Lionello Piccinini, Berardino Di Vincenzo, Marcello Marchetti, Mauro Lancia, Giampiero Fracassa, Vito Giuseppe Giustino, Antonio Loiudice, Graziantonio Loiudice e Leonardo Santoro. In tutto gli indagati sono 35. Oltre ai 10 arresti, ci sono 5 interdizioni dall’esercizio dell’attività professionale, tra Abruzzo, Campania, Marche e Puglia, a carico di: Giancarlo Di Vincenzo, Alessandra Del Cane, Michele Fuzio, Domenico Pazienza e Michele Buzzerio. La nuova inchiesta giudiziaria coinvolge funzionari pubblici, professionisti e imprenditori. Le indagini dei carabinieri dell’Aquila sono state coordinate dal procuratore capo Michele Renzo e dal pm Antonietta Picardi, sarebbero scattate da spunti investigativi emersi da un’altra inchiesta. Gli inquirenti avrebbero messo sotto accusa gli indagati anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che video e foto che dimostrerebbero il ricorso a tangenti per vincere gli appalti. L’indagine discende da quella avviata sulla corruzione per gli appalti di palazzo Centi, sede della giunta regionale.  Secondo l’accusa sarebbe stato messo in atto un sistema di scambio di favori nell’assegnazione dei lavori della ricostruzione pubblica post-terremoto. Tra gli appalti nel mirino degli inquirenti anche quelli per il restauro del teatro comunale dell’Aquila e della torre medicea di Santo Stefano di Sessanio.