“L’ALTRA FONDERIA”, I CITTADINI CHIEDONO TRASPARENZA ED UNA STRATEGIA PER IL TERRITORIO

Al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il collettivo Altrementi e l’associazione Sulmona città aperta chiedono trasparenza sugli atti che hanno motivato la chiusura della sede e della biblioteca dell’Agenzia di promozione culturale ed una strategia di rilancio della città e del Centro Abruzzo. “Prendiamo atto che il presidente D’Alfonso ha subito replicato ad un nostro comunicato pubblicando una sua nota che annuncia la convenzione tra Regione, Inps e Comune per una soluzione temporanea del problema della biblioteca, ma gli atti restano inaccessibili, come già è accaduto per il consigliere comunale Elisabetta Bianchi”.  Questa mattina il collettivo e l’associazione hanno di nuovo presidiato simbolicamente la sede Apc in piazza Venezuela e ricordato che nel giorno nel quale si apre Fonderia Abruzzo nell’Abbazia Celestiniana è indispensabile che la Regione ripensi ad una strategia per Sulmona ed il comprensorio. “Oggi questa città e questo territorio sono invece al centro di una strategia di depotenziamento e impoverimento – è stato sottolineato da Flora Giovannetti – ne sono prova i luoghi culturali oggi inaccessibili, come due biblioteche ed il liceo classico, i servizi messi a rischio come ospedale e tribunale, mentre il governo regionale nulla fa per opporsi al progetto di centrale e gasdotto Snam, sostiene il progetto Toto e nulla dice sull’inquinamento dei fiumi”. Insomma “l’altra fonderia”, quella delle associazioni e dei cittadini, reclama reale attenzione sul territorio ed effettive strategie di rilancio, non annunci né proclami d’intenti, che spesso affondano nel nulla.