ALTREMENTI, TUTTO TACE SULLE BIBLIOTECHE CITTADINE CHIUSE

Un simbolico necrologio per la cultura cittadina è quello che propone il Collettivo AltreMenti Valle Peligna. A quasi quaranta giorni dalla chiusura della sede dell’Agenzia di Promozione Culturale, con biblioteca e auditorium, tutto tace. “Nel consiglio comunale più giovane della storia di Sulmona, ci fosse stato mezzo consigliere comunale giovane – anagraficamente – che avesse speso mezza parola pubblicamente a favore dell’apertura dell’aula studio al Centro Giovani – sottolinea il Collettivo – 16 giorni persi, quando si poteva dotare la città di un luogo per lo studio per i ragazzi e le ragazze. Ma non hanno voluto.Forse la libertà ha un costo troppo alto e non tutti possono permetterselo. Ma si sa, ognuno sceglie da che parte della barricata stare. E intanto anche oggi a Sulmona la cultura muore”. Nei giorni scorsi si sono ipotizzate soluzioni temporanee ma in concreto nessuna decisione è stata ancora presa. Così come sembra caduta nel dimenticatoio, da quasi dieci anni e nell’indifferenza generale, anche la biblioteca comunale di piazza Tommasi, annessa all’edificio del Liceo classico. Una biblioteca che custodisce un patrimonio librario di immenso valore e che per questo in passato è stata meta di studiosi e ricercatori provenienti da ogni parte d’Italia e perfino dall’estero, per studi e ricerche dedicati ad Ovidio. Nell’anno del Bimillenario di quella biblioteca non si fa cenno da nessuna parte. Un atteggiamento incomprensibile in una città che voglia fregiarsi ancora del titolo di città di cultura.