“OVIDIO SIAMO NOI”, OLTRE CENTO “SCATTI” PER IMITARE LA POSA DEL VATE

L’idea di sentirsi per un attimo, il tempo di uno “scatto”, un poco Ovidio, non solo ovidiani, è stata del sulmonese Salvatore Mancini. “Ovidio siamo noi” è stato il leitmotiv dell’idea. “Armato” di macchinetta fotografica, stilo e tavoletta, Mancini ha raccolto oltre un centinaio di fotografie scattate di sulmonesi ed ospiti della città, invitati a “posare” nella stessa postura della statua di Ovidio in Piazza XX Settembre. Non tutti sono riusciti ad imitare la postura del sommo vate ma è stato importante, anche con questo gesto immortalato dall’obiettivo, rendere omaggio al concittadino più illustre. “Questa idea nasce da un senso di appropriazione e riappropriazione dell’elemento cardine della nostra identità attraverso un percorso interno all’immagine – spiega Mancini – in modo da contrastare quel processo di allontanamento da quelle che sono le nostre radici e di indebolimento dell’appeal che la nostra meravigliosa città ha da sempre esercitato su chi la visita”. E Mancini, a buon diritto, cita Ovidio, ricordando che nel libro XV delle Metamorfosi (165-167) scrive: «Tutto si trasforma, nulla va perduto. Lo spirito vaga e da lì viene qui e da qui va lì e si annida in qualsiasi corpo». In tal modo anche noi concittadini che calpestiamo la stessa terra, vivendone la ovidianità, a ragion veduta possiamo dire «Ovidio siamo noi!». In posa tanti sulmonesi e qualche ospite della città. Volti anche noti si sono prestati all’iniziativa della posa ovidiana. E soprattutto giovani non hanno esitato allo “scatto” della macchinetta del solerte Mancini, per non sottrarsi a questo originale omaggio al poeta, nell’anno consacrato al Bimillenario della morte, per renderlo perpetuo nella memoria dei concittadini del 2017 e trasmetterne, anche attraverso l’immagine di una non facile imitazione, quel senso di sano patriottismo cittadino che Ovidio riesce a suscitare. “Ringrazio di cuore tutti: amici, conoscenti ed avventori per la loro disponibilità, simpatia e per quel pizzico di ironia per avermi permesso di realizzare questo progetto fotografico. Ringrazio in anticipo anche gli amici e gli amici degli amici che vorranno partecipare; vorrei dire loro che se mi incontrano mentre giro per la città con la macchina fotografica a tracolla, basta un sorriso” conclude Mancini, anche lui in rigorosa posa ovidiana.