EDILIZIA IN CRISI, COSTRUTTORI E PROFESSIONISTI LANCIANO ULTIMATUM ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Un documento sottoscritto dall’associazione costruttori e dagli ordini professionali di ingegneri, architetti e geometri con successivo incontro con la stampa cittadina, per lanciare un ultimatum all’amministrazione comunale. Prevale la linea moderata tra costruttori e ordini professionali per chiedere agli amministratori comunali di agire prima che sia troppo tardi, salvando il comparto edile che rischia di essere messo in ginocchio dall’estrema lentezza della burocrazia comunale, in evidente difficoltĆ , sebbene nell’incontro siano state avanzate proposte per azioni clamorose. Ma unanime ĆØ il giudizio di costruttori e professionisti che le condizioni della macchina comunale sono vicine al collasso. “Abbiamo offerto collaborazione di tecnici al comune per alleviarne i carichi di lavoro ma quella collaborazione ĆØ stata alla fine rifiutata” hanno chiarito Ezio Dante, vice presidente dell’ordine provinciale degli ingegneri e il presidente dell’Ance Sulmona, Marco Tirimacco, che ha aggiunto come “le imprese siano in affanno per i crediti crescenti ed il problema diventa a questo punto sociale, per imprenditori e famiglie, a causa dei disagi che questa situazione sta provocando”. “Politici e tecnici sono talmente in difficoltĆ  che continuano a dirci bugie – ha lamentato Luigi D’Alessandro, rappresentante dei geometri – mentre per i primi di giugno c’ĆØ anche il rischio che chiuda lo sportello Suap e sarebbe un altro colpo molto grave al comparto edile”. “Siamo stati i primi a segnalare le condizioni precarie degli uffici comunali – ha sottolineato Antonio Del Boccio, vice presidente ordine provinciale degli architetti – abbiamo avuto incontri con il sindaco Annamaria Casini ma non si ĆØ arrivati ad alcuna conclusione e saltato l’incontro fissato per il 24 aprile non c’ĆØ stato nessun altro incontro”. “Nell’ultimo incontro il sindaco, alla nostra esposizione dei fatti, su quel che non va nella macchina comunale sembrava addirittura cadere dalle nuvole” ha ripreso Dante. Il presidente onorario dell’Ance, Sergio Palombizio, ha proposto di essere “piĆ¹ presenti come categorie del comparto edile negli organi di stampa per sollecitare attenzione e soluzione ai problemi lamentati”. Lo stesso Palombizio perĆ² ha stigmatizzato l’assenza di tanti tra imprenditori e professionisti che spesso lamentano problemi ma al momento dell’azione si dileguano. L’architetto Antonio Angelone e il geometra Gianni Cirillo hanno proposto azioni anche eclatanti, smuovere una condizione statica che danneggia l’edilizia. “Si sbandierano i due milioni di euro da dividere con altre cittĆ  per il progetto Casa Italia – ha concluso Cirillo – mentre abbiamo dieci milioni di euro pronti per i lavori del dopoterremoto che non riusciamo a spendere”.