LA STATUA DI OVIDIO IN DEGRADO MA IL COMUNE NON HA SOLDI PER IL RESTAURO

Le casse comunali non hanno risorse e difficilmente sarà restaurata la statua di Ovidio, nonostante le celebrazioni imminenti del Bimillenario. Stando al preventivo presentato al Comune dalla ditta Arcovaleno, che già nel 2000 si occupò del restyling della storica statua di piazza XX Settembre, la spesa per il restauro sarebbe stata di circa ottomila euro, richiedendo alcune settimane di lavoro ed impegnando due tecnici specializzati. Per riportare alla luce la statua, oggi in visibile degrado, è necessario, tra tanti ingredienti, l’uso di una particolare cera, adatta per i metalli. Tale cera protettiva dovrebbe essere utilizzata ogni anno, come spiegano gli esperti. Invece dal 2000 ad oggi nessun intervento è stato mai più operato e l’intervento di diciassette anni fa fu favorito solo dalla sensibilità dell’Inner Wheel di Sulmona e dal patrocinio dell’allora Banco di Napoli. Salvo miracoli il degrado della statua è quindi destinato a crescere, considerando le macchie che già presenta, effetto delle intemperie e tenendo conto del basamento, anch’esso malridotto, con le lettere del nome del poeta e dei più emblematici versi ovidiani ormai del tutto sbiadite, cui si aggiungono incrostazioni e screpolature sparse. La statua ha anche la sua età, essendo stata inaugurata nel 1925, “creatura” di un insigne scultore, Ettore Ferrari, che ancor prima, nel 1887 aveva “dato alla luce” l’altra statua dedicata al poeta sulmonese, quella di Costanza in Romania, l’antica Tomi dove Ovidio venne relegato.

Ettore Ferrari, autore della statua di Ovidio