IL CASO MORO RIPERCORSO NEL LIBERICONTRO CON GIANFRANCO DI PIERO

Un approfondito e interessante excursus sulla figura e sul pensiero del leader dc Aldo Moro, trucidato dalle Brigate Rosse, come gli uomini della sua scorta e quindi su una parte consistente della storia della Repubblica dal dopoguerra al caso Moro è stato al centro dell’incontro tenuto ieri pomeriggio da Gianfranco Di Piero, nella Sala Azzurra. La riflessione su Moro e sul suo dramma è stata inserita dal Centro studi e ricerche “Vittorio Monaco” nell’ambito della rassegna Liberincontri. Di Piero, già assessore e consigliere comunale, in passato tra i più giovani esponenti della Dc sulmonese, ha ripercorso, con dovizia di particolari la vicenda del presidente dello scudocrociato, dai tempi della sua militanza tra i giovani di Azione Cattolica, poi nella federazione degli Universitari Cattolici (Fuci) fino all’approdo nel partito democratico-cristiano di De Gasperi. Centrale nella vicenda politica di Moro è stata la sua strategia del “compromesso storico”, consistente nell’incontro tra la cultura cattolico-democratica e quella del Pci. Un momento importante per ricordare una storia, una vicenda umana, un dramma che ha segnato nel profondo la Repubblica, condizionando tutto il corso successivo degli eventi. Di Piero, che bene ha riprodotto l’intera vicenda Moro, ha preso spunto da un saggio dello storico Guido Formigoni, dedicato proprio al dramma del presidente democristiano e alla sua parabola politica.


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