MOVIDA ALPINA NELLA LUNGA NOTTE TRICOLORE AQUILANA. IL FOTORACCONTO

Una grande festa. Una citta’ illuminata a giorno e un centro storico traboccante di gente come non lo si vedeva almeno da 6 anni, da prima del terremoto del 6 aprile 2009, hanno fatto da cornice alla notte bianca, verde e rossa, dell Adunata nazionale degli alpini. Un punto di ritrovo per i 300 mila alpini arrivati all’Aquila, che hanno invaso il centro storico anche con mezzi di locomozione (trattori, carri, motocicli d’epoca etc) addobbati ad hoc tra bandiere e botti, e bottiglie di vino, che hanno sfilato ovunque. Locali aperti, con un fronte della movida che e’ stato gigantesco, soprattutto in centro storico dove innumerevoli sono i palazzi e chiese ancora puntellati: da piazza Duomo, al corso, ai Quattro cantoni, crocevia di due fiumane di persone, a San Bernardino, Santa Maria Paganica. In giro giovani e giovanissimi, persone di mezza eta’, veci , mamme con i passeggini. Moltissimi hanno alzato da tradizione il gomito , qualcuno ha esagerato ed ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso.

 

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