PUNTO NASCITA, CISL “ASSURDO CHE L’OSPEDALE DI RIFERIMENTO PER CENTRO ABRUZZO SARA’ A L’AQUILA”

“Le ultime notizie, che indicherebbero il Punto Nascita dell’ospedale dell’Aquila come riferimento per il Centro Abruzzo, sono preoccupanti. Se confermate evidenziano la mancata considerazione delle istituzioni del problema alla sua radice: raggiungere e spostarsi verso l’Aquila è già complicato da Sulmona, figuriamoci dalle altre zone dell’Alto Sangro e della Valle Peligna. A scanso di equivoci, non abbiamo nulla contro la città dell’Aquila e il suo nosocomio, ma ribadiamo che la battaglia che si sta affrontando per il Punto Nascita di Sulmona nasce proprio per tutelare le future mamme e consentire loro di poter partorire, anche in condizioni di emergenza e in periodi dell’anno in cui le condizioni climatiche sono avverse, in tutta sicurezza, senza dover fare corse contro il tempo ed evitare che lieti eventi possano trasformarsi in momenti drammatici. Per questo ribadiamo la necessità di mantenere questo servizio Sulmona”. Lo afferma la segreteria Cisl Valle Peligna e Alto Sangro. “Rileviamo con soddisfazione che il presidente del consiglio comunale di Sulmona, Franco Casciani, ha accolto un appello da noi lanciato nelle scorse settimane, ovvero quello di tenere un consiglio comunale allargato, che sisvolgerà all’Aquila. Ci auguriamo che a questo appuntamento prendano parte anche tutti i sindaci e i consiglieri comunali dei comuni del territorio, oltre al maggior numero possibile di cittadini. Questo consiglio comunale, massima espressione democratica, dovrà rappresentare un patto per sancire una forte coesione tra le istituzioni e i cittadini del territorio, spogliandosi così da qualsiasi condizionamento di appartenenza partitica e finalizzato solo ed esclusivamente alla salvaguardia del territorio, sempre più provato da politiche che vogliono marginalizzare le aree interne. Il depauperamento del nosocomio oltre a rappresentare un danno in termini di risposte ai bisogni dei cittadini, che saranno costretti a rivolgersi in strutture distanti, con rischi per la salute ed ulteriore aggravio di costi per le famiglie, già fortemente provate dalla crisi economica, rappresenta anche un danno per l’economia locale, essendo l’ospedale di Sulmona la prima azienda del territorio. Inoltre, la perdita dei servizi essenziali e di posti di lavoro disincentiverà qualsiasi imprenditore ad investire in futuro su questo territorio. Il Centro Abruzzo dovrà lottare per contrastare scelte politiche nefaste, che lasceranno spazio solo ad ulteriori opere di deterioramento, come il metanodotto, e al conseguente spopolamento delle aree interne”.