VIAGGIO TRA SAPORI ABRUZZESI IN UNA “ZUPPA GEOGRAFICA” A QUATTRO MANI

Da  Frattura a Pianella passando per Sulmona e approdando al mare, un percorso del gusto tra le tipicità gastronomiche in un piatto. E’ la zuppa preparata a quattro mani,  che unisce i sapori dei prodotti di montagna, come il grano di solina di Sulmona per i maltagliati, i fagioli di Frattura (nel territorio scannese), scaglie di pecorino di Farindola, con le specialità marine, come i totanetti freschi e le vongole veraci, conditi con olio a crudo “Uomo di Ferro” di Pianella. Una sperimentazione frutto di uno studio meticoloso e della creatività di due chef Enrico Rossi, del “Club del Bongustaio”, e Mustafà Algega, del “Buon Vento”. Una ricetta, che sarà sui tavoli dei due ristoranti solo per il periodo natalizio, presentata in un incontro nel locale di piazza Plebiscito a Sulmona, alla presenza del fiduciario della Condotta Peligna Slow Food, Giorgio Davini, il quale  ha commentato:<è interessante la dimostrazione che ci sono giovani ristoratori che superano le diffidenze locali e si mettono in gioco insieme: segno di vivacità e collaborazione che in questi luoghi è difficile trovare>. Davini sottolinea la peculiarità di due tipi opposti, apparentemente, di ristorazione: un piatto che prende le tecniche dall’uno e dall’altro e si completa <in un matrimonio delicato di sapori che si addolcisce nell’incontro tra prodotti di mare e di montagna>, lasciando che gli ingredienti si assaporino indistintamente. <Un buon piatto equilibrato e delicato che unisce l’Abruzzo> continua Davini <una passeggiata da Frattura a Pianella fino a Farindola toccando quelle che sono eccellenze regionali, fino ad arrivare alle vongole e ai totanetti>. I due giovani chef raccontano di essersi conosciuti proprio in questa occasione <Abbiamo lavorato per una quindicina di giorni su questo piatto, unendo le nostre tecniche e dandoci consigli a vicenda attraverso uno studio e un lavoro di ricerca>.  Vino consigliato da abbinare alla pietanza è un Trebbiano Cirelli Anfora. <Lo scopo dell’iniziativa che fa incontrare scuole di pensiero diverse> spiega Stefano Marziali, ristoratore del Buon Vento, <è la promozione del  territorio con le sue eccellenze gastronomiche, attraverso il nostro lavoro, sperimentando una collaborazione e uno scambio con altri ristoratori locali, anche se per noi non è la prima volta. Un piatto, inserito nel menù natalizio, che si chiama “Zuppa geografica”  perchè si rifà al manifesto futurista della cucina del 1932>. L’intenzione è quella di replicare l’esperienza anche con altri ristoratori.

(dalla nostra rubrica Oggi Cucino Io)

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