GIOSTRA, TENTATIVI DI SALVATAGGIO

Una fidejussione condivisa tra tutti i soci, compresi i capitani, è la proposta più discussa tra le diverse sul tavolo nella lunga assemblea di ieri sera per salvare la giostra cavalleresca al momento senza presidente. Per conoscere ufficialmente quali saranno le sorti della traballante giostra bisognerà attendere sabato prossimo, quando i 77 soci si riuniranno nuovamente e dovranno decidere il da farsi.  E’ l’aspetto finanziario la bestia nera dell’associazione, nonostante un bilancio consuntivo in regola approvato all’unanimità. Rischia di saltare la diciannovesima edizione della manifestazione nella prossima estate. La patata bollente, secondo lo statuto, passa in mano al Consiglio dei capitani che dovrà lambiccarsi il cervello per trovare subito una soluzione per individuare chi dovrà tirare le redini dell’associazione, dato che nessuna candidatura alla presidenza è stata presentata lo scorso 18 febbraio (clicca qui). Irremovibile il direttivo, che aveva presentato le dimissioni, nonostante i tentativi dei soci per convincerli a tornare sui propri passi.  L’ipotetica fidejussione condivisa, se rientra nei regolamenti, andrebbe ad evitare che il problema economico rischi di gravare solo sulle spalle di una persona. I soci, comunque, stanno valutando le varie possibili soluzioni, anche organizzative, per superare le difficoltà, in particolare l’annosa questione finanziaria che ha creato sempre incertezza. Una spina nel fianco divenuta spada affilata che affonda nella piaga. Intanto, il presidente del Consiglio comunale, Nicola Angelucci, attraverso una lettera tra amarcord e ringraziamenti, incoraggia scrivendo “mi auguro e vi auguro di ritrovarci, in continuità, a gioire, commentare e ricordare le bellezze delle nostre Giostre che annualmente colorano la città del poeta Ovidio”.

g.s.

LA LETTERA DI ANGELUCCI

“Mi corre l’obbligo, in questi tempi incerti per la Giostra, porre l’attenzione sulla stessa, un mondo piccolo (per dirlo alla Guareschi) cittadino, che, nato 18 anni fa per volontà di Gildo Di Marco e di pochi altri, con la forza del volontariato senza scopi di lucro  è riuscito a diventare un punto fermo non solo dell’estate sulmonese, ma in virtù di  una serie di relazioni intrecciate dalla Giostra, dai Borghi e Sestieri con realtà associative di uguale natura sia vicino a noi sia a livello nazionale che internazionale si può parlare a  ragione di “Giostra tutto l’anno”. Un evento che oramai non è più circoscritto ad un particolare periodo dell’anno, ma che trascendendo la normale programmazione culturale cittadina, si va ad intersecare in ogni stagione dell’anno. Del resto, da quel primo vagito nel 1995 che diede alla luce la Giostra Cavalleresca di Sulmona, intelligente rielaborazione storica della Giostra Rinascimentale, mirabilmente descritta dell’umanista Ercole Ciofano nella sua “Desricptio Sulmonis”, seguirono la Giostra Cavalleresca d’Europa nel 2000, la Cordesca nel 2003 e la Giostra dei Borghi più belli d’Italia nel 2006. Sono tutti eventi, celebrazioni, che hanno dato i propri frutti. Per il tramite della Giostra d’Europa, vero e proprio melting pot di colori, lingue e atmosfere,  abbiamo conosciuto svariate realtà extra nazionali apprezzandone i costumi, le tradizioni, facendo amicizie personali consolidate nel tempo, e, in alcuni casi, come  per Burghausen, vincitore di due edizioni della Giostra d’Europa e Zante si è arrivati al gemellaggio tra le rispettive municipalità, strumento straordinario di azione interculturale. Con la Cordesca, rielaborazione dialettale locale della parola  “curdisce” che indica il frutto che matura per ultimo, si è creata la “Giostra dei Bambini”, il futuro, il domani della Giostra “Maggiore”. Ed inoltre, la Giostra dei Borghi più belli d’Italia, palcoscenico ideale per accogliere le realtà cittadine facenti parte dell’ associazione “Borghi più Belli d’Italia”. E’ l’occasione per valorizzare le risorse e le potenzialità di questi piccoli meravigliosi centri e mettere in mostra le loro peculiarità storico artistiche. Ma non solo. Il 6 settembre 2008 a Castiglione del Lago, durante il III Festival dei Borghi più Belli d’Italia, la città di Sulmona è stata riconosciuta come Socio Onorario del Club, prima Città a potersi fregiare di questo prestigioso titolo, proprio per essere la sede dell’evento Giostra dei Borghi. E come non ricordare la Festa dei Fuochi che ogni anno dà il suo buongiorno  alla primavera, facendo  rivivere il tempo in cui distrazioni e comodità non esistevano e si viveva di cose semplici,  il tutto accompagnato dai falò in Piazza Garibaldi, dando vita a uno spettacolo suggestivo. Ed infine tutta quella serie di relazioni, collaborazioni, amicizie, sviluppate  con le svariate realtà cittadine del comprensorio, vero  e proprio precursore della città territorio a cui tutti anelano. Si intuisce, in questo percorso, e non a caso, la stessa volontà posta in essere dai sulmonesi nel periodo 1931 e 1933 per la costruzione del Teatro Comunale. Anche allora l’iniziativa partì da un comitato di cittadini benemeriti, che si occuparono della raccolta dei fondi necessari alla costruzione della struttura e che ottenne dall’Amministrazione comunale la cessione di un terreno su cui innalzare l’edificio Non si smetterà mai di ringraziare questi nostri concittadini. Come non smetterò di ringraziare tutti coloro che a vario titolo hanno lasciato una loro traccia  nel pianeta “Giostra”: Presidenti, segretari capitani di borghi e sestieri, maestri di giostra, volontari,  appassionati e tutti coloro che a vario titolo gravitano in questo “mondo piccolo”, cuore generoso e vitale della nostra Sulmona, che ha tutte le potenzialità per favorire le condizioni di una ripresa culturale ed economica”