LA FESTA DI SAN DOMENICO E IL RITO DEI SERPARI CANDIDATI A PATRIMONIO DELL’UNESCO

di Giuseppe Solarino – La Festa di San Domenico Abate e il Rito dei Serpari candidati a patrimonio culturale dell’Unesco. E’ il progetto di cui si è parlato nel corso del convegno dal tema “La Festa di San Domenico Abate e il Rito dei Serpari patrimonio culturale delle comunità dell’Appennino” che si è svolto presso la sala consiliare del Comune di Cocullo. A fare gli onori di casa il primo cittadino di Cocullo, Sandro Chiocchio, che ha introdotto i lavori. “Il percorso iniziato alcuni anni fa ed interrotto a causa della pandemia riparte con nuovo slancio per dare maggiore risalto alla tradizione ed alla storia locale – ha detto Chiocchio – . Riparte il progetto di candidatura a patrimonio dell’Unesco da parte delle comunità legate alla tradizione di San Domenico Abate che opereranno in stretta sinergia per ottenere il prestigioso riconoscimento”.

UNA FASE DEL CONVEGNO

In video collegamento è intervenuto Gianni Letta che ha sottolineato l’importanza della coesione di numerosi Comuni accomunati dal legame con San Domenico. Un importante sentimento di identità di questa parte di Abruzzo interno. “Bisogna evitare che questo patrimonio culturale vada disperso e che venga tutelato e conservato per le generazioni future – ha aggiunto l’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio – . Il cammino verso il riconoscimento Unesco richiede un altissimo impegno di natura culturale e sociale da parte di tutti”. Marianna Scoccia, sindaco di Prezza e neo vice presidente del Consiglio regionale Abruzzo, ha parlato della presentazione di un progetto di legge specifico sul rito di San Domenico. Il consigliere regionale, Pierpaolo Petrucci, ha detto che l’iniziativa deve essere portata avanti da tutti passando sopra le eventuali diversità di vedute. Il vice presidente di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Lazio, Gianluca Quadrini, ha espresso l’appoggio e la vicinanza alla candidatura ed ha auspicato la sinergia tra enti e amministrazioni di Lazio ed Abruzzo su San Domenico. Il sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, ha evidenziato l’intesa tra tutti i Comuni della Valle del Sagittario. “La cultura è fondamentale per rivitalizzare i nostri paesi – ha detto il sindaco di Scanno – . Bisogna scommettere sulla nostra identità”. Rosa Giammarco presidente di Italia Nostra Sulmona ha dato l’appoggio dell’associazione che rappresenta alla candidatura. Il sindaco di Pescasseroli, Giuseppe Sipari, ha dichiarato che “la tradizione popolare è al centro del turismo culturale ed è un opportunità per le nostre comunità”. Il direttore di Anci Abruzzo. Massimo Luciani, ha detto: “Siamo a fianco di questo progetto per cercare di invertire il problema dello spopolamento delle aree interne. Portiamo avanti un progetto di contro-esodo”. Mario Giannantoni, assessore alla cultura di Anversa degli Abruzzi, ha affermato che “il ricco patrimonio della Valle del Sagittario e della Valle Peligna costituiscono un qualcosa di importante. Tutti i Comuni danno il proprio sostegno per l’ottenimento del riconoscimento Unesco del rito dei serpari”. Il sindaco di Bugnara, Domenico Taglieri, ha posto l’accento sui valori dei paesi di questa parte dell’Abruzzo interno che debbono essere tutelati”. Il sindaco di Villalago, Fernando Gatta, ha spiegato che” bisogna conservare l’identità dei piccoli paesi e lavorare insieme portare avanti il progetto di riconoscimento da parte dell’Unesco che darà grandi opportunità alle popolazioni locali”.

 

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