IL PROCONSOLE ROMANO MARCO MARSILIO… PADRONE PURE DEGLI OSPEDALI ABRUZZESI

di Luigi Liberatore – Al segretario nazionale del partito democratico italiano è stato oggi impedito di accedere all’ interno dell’ospedale civile di Popoli, nell’ambito di chiusura del suo giro elettorale in Abruzzo. Glielo ha vietato una nota del direttore sanitario di quel nosocomio, tal Altiero Fortunato, sulla scorta di un ridicola formulazione: “Poiché contrasta con ragioni di tutela sanitaria e la necessaria serenità dei pazienti impegnati in severi e complessi sentieri terapeutici”. Elly Schlein non ha battuto ciglio ed ha tenuto fuori dall’ospedale un suo intervento avendo come complici delle sue parole di dissenso un rispetto istituzionale che non si riscontra nei padroni di questa nostra regione, siano essi proconsoli romani, oppure impiegati del regime. E’ intuibile il fatto che il  presidente della Regione, Marsilio, abbia dato ordine ai subalterni di impedire ad un leader nazionale di opposte visioni politiche di accedere in quel luogo di sofferenza. Però tutti devono sapere che meno di un paio di settimane fa lo stesso Marco Marsilio ha avuto accesso libero ed incontrollato all’interno dell’ospedale di Popoli avendo sull’attenti pure il guardiano della garitta. Dove voglio andare a parare? Da nessuna parte politica, verso piuttosto il rispetto nostro, quello personale, e se permettete, quella del popolo abruzzese che deve conoscere questi fatti se non altro per riconquistare orgoglio di appartenenza, in quanto a fierezza e autonomia. Elly Schlein è una donna, ma deve essere considerata in questa vicenda non come un leader politico nazionale ma alla stregua di una ragazza qualsiasi che abbia voluto far visita a un malato, o più sofferenti, per dare loro conforto. Provate ad immaginare che uno spilungone le si faccia avanti per dirle: “Tu non entri”. Dico ancora, siamo liberi di esprimere e far riferimento alla libertà, oppure di piegare la schiena a un direttore di ospedale, nominato a sua volta da un reggente politico espressione pure lui di volontà superiori? Toto’ avrebbe detto: siamo uomini o caporali? Andare oltre mi sembra superfluo…

9 thoughts on “IL PROCONSOLE ROMANO MARCO MARSILIO… PADRONE PURE DEGLI OSPEDALI ABRUZZESI

  • Siete appena stati informati di come funzionano le cose in Abruzzo e almeno che non candidate persone come Domenico Silla, niente cambierà perché i politici sono specialisti nel non ascoltare e non fare tanto.
    È tutto inverosimile perché i politici hanno tutte le informazioni e sanno cosa dovrebbero fare ma non ci riescono.
    Lunedì sarà la stessa minestra di sempre anche se sembra ci possa essere qualcosa di diverso.
    A nessuno di quei scalda poltrone importa un bel niente ma la loro salvezza e paga.

  • Sull’ordine dei giornalisti abruzzesi non esiste alcun Luigi Liberatore.

    2
    1
    • Luigi Liberatore, giornalista cancellato dall’ordine a sua richiesta in un tempo in cui si sapeva che fosse appartenuto alla categoria Mario Appelius, mica un anonimo Appignani Enzo! Buona serata

      2
      1
    • sarà un praticante pubblicista ,praticante…comunque da indagare sta cosa…

  • Sulmona 07.03. 2024

    La visita non è stata autorizzata dalla direzione sanitaria di Pescara, si prega di leggere prima di puntare il dito contro le persone, la motivazione è stata resa pubblica, ed il governo nazionale non ha fatto nessun taglio alla sanità pubblica, la segretaria del PD dovrebbe studiare un pochino di più, si andasse a vedere i tagli lineari del PD quando ha governato, al contrario il governatore Marsilio abruzzese da 7 generazioni, ha ottenuto i finanziamenti per i 4 ospedali abruzzesi che verranno realizzati, 400 mln di euro, Rianimazione pediatrica a Pescara, prima in Abruzzo, ospedale Covid a Pescara in pochissimo tempo, ma Lei gentilissimo signore giornalista, buona serata di che sta parlando? Bene ha fatto per la tutela della privacy e questo vale anche per il centro destra, vale per tutti. Nei luoghi di sofferenza ci si entra pregando in silenzio, servendo i malati con Amore e dedizione professionale, nel malato c’è Gesù Cristo Re Vero che soffre, non ci si va per fare politica, sul fondo sanitario nazionale pubblico ci sono tre mld in più, legge finanziaria nazionale, compromessa dal superbonus e del reddito di cittadinanza, per almeno 15 anni, buone idee male applicate, io a Popoli ci ho fatto il corso Infermieri dal 1990 al 1993 la migliore scuola in Abruzzo, non mi sono mai permesso di fare politica in ospedale mentre abbiamo regalato le nostre tasse al reddito di cittadinanza ed al superbonus, mi presento, sono Domenico Silla l’infermiere laureato classe 1967 con 30 anni di lavoro effettivo già prof universitario per due anni agli allievi del terzo anno di corso di laurea in scienze infermieristiche. Le notizie sui tagli sono prive di ogni fondamento. Si razionalizzano e si spendono meglio le risorse finanziarie europee e nazionali. Gli abruzzesi imparassero a sprecare di meno i soldi pubblici, su 1000 ricoveri all’anno, 250 sono inutili, una media di 600 euro per ricovero al giorno, si faccia il conto di quanti soldi si buttano al macero su una popolazione di circa 1200000 abitanti, poi ci si lamenta che gli ospedali chiudono. Indagine fatta con cura molto anni fa da un quotidiano abruzzese. Dalla Schlein non accettiamo lezioni pubbliche né private, non ha alcun titolo per farne ne darle, visto che il salario povero lo hanno fatto loro con l’euro, ci hanno diminuito drasticamente la massa monetaria in mano, a me Infermiere mi hanno tolto ben 400 euro netti mensili in meno sullo stipendio, milioni di italiani innocenti si sono ritrovati le pensioni smezzate, chi prendeva due milioni di lire mensili di pensione viveva degnamente ora si ritrova la pensione a 1000 euro , se il cambio fosse rimasto uguale ora avremmo avuto ben 2500 euro netti mensili, ci sono voluti anni per avvicinarci alla stessa massa monetaria in mano delle lire, 50 euro sono 96 mila lire. Quindi? Alla gente l’ardua sentenza.
    distinti saluti
    Domenico Silla

    10
    • Nell’albo dei giornalisti abruzzesi in nessuna categoria c’è il nome di Luigi Liberatore.

    • Resta sempre un’attesa lunga, in media 15 mesi che prima non c’ era, per qualsiasi accertamento, e lì è pienamente dei finti politici che nulla fanno media 15 mesi, per il territorio la responsabilità. Il centro Abruzzo, nonostante i rifiuti delle altre zone, era ancora un’ isola felice.
      Mo mettici una pezza se puoi.

  • beh, tra 3 giorni vedremo come il tanto FORTE e GENTILE popolo abruzzese si esprimerà esercitando il nostro di potere, che è quello del voto, ereditato dai nostri Padri e Nonni (maiuscola voluta) al costo di immense sofferenze e spesso della vita. Lunedì vedremo se siamo vertebrati o invertebrati.

I commenti sono chiusi