MORTE 48ENNE, LA PROCURA METTE SOTTO INCHIESTA UN ARCHITETTO

Un avviso di garanzia è stato consegnato a un architetto residente nel casertano in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo. A inviarlo la procura della Repubblica di Sulmona in relazione alla morte di Nicola Sticco, il 48enne di Santa Maria Capua Vetere, deceduto lo scorso 22 novembre mentre stava svolgendo un sopralluogo in un’abitazione di Castel di Sangro. L’architetto è stato iscritto sul libro degli indagati come atto dovuto, per consentire lo svolgimento di tutti gli atti irripetibili come, l’autopsia, che la procura  è chiamata a eseguire in questo momento. L’autopsia è stata svolta ieri nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila per la momentanea indisponibilità della sala autoptica di Sulmona e i risultati saranno resi noti tra novanta giorni. La Procura vuole chiarire le circostanze che hanno portato al decesso del 48enne e se l’architetto che si trovava con Sticco aveva attivato in tempo i soccorsi. Dagli accertamenti effettuati dalla compagnia dei Carabinieri di Castel di Sangro è emerso che l’uomo, che nel suo paese gestisce un’i presa edile, stava svolgendo alcuni lavori per conto di una ditta tant’è che nell’abitazione di Castel di Sangro aveva scaricato del materiale per il pavimento. Inoltre, assieme all’architetto, stava svolgendo un sopralluogo per eventuali futuri interventi. A quel punto, per un improvviso malore, si sarebbe sentito male fino ad accasciarsi al suolo. Sono quindi scattati i soccorsi ma per il 48 enne non c’era più nulla da fare.