LA DIFFERENZA TRA SALVATI E DI MASCI? L’ABISSO POLITICO-EPOCALE DELLA LORO ETÀ

di Luigi Liberatore – Mi sono già occupato della vicenda che vede su sponde opposte, e soprattutto in lite, l’ex consigliere comunale di Sulmona, Roberta Salvati, e l’ex sindaco della stessa città, Bruno Di Masci. Sono cinque anni che li vedono in disputa per una definizione poco elegante, e che non sto qui a ripetere per il lettori di ReteAbruzzo che conoscono il lessico usato dal grintoso Di Masci nei riguardi della leonessa Salvati; vicenda definita, finalmente in prima istanza sul versante del diritto, dal giudice Gianna Cipriani dopo cinque anni dall’inizio della controversia. Tiriamo subito fuori il giudice, per rispetto della sua sentenza assolutiva nei riguardi dell’ex sindaco in quanto espressione giuridica, al di là della sua sensibilità di essere donna. Posto questo tassello, mi piace passare all’analisi umana della vicenda che pone come unico elemento di dissidenza rispetto alla lite, sorta su una definizione boccaccesca usata dall’ex sindaco, la tenera età dell’una in confronto alla “secolarità” dell’altro. Sia Roberta Salvati, sia Bruno Di Masci, possiedono uno spessore culturale eprofessionale di alto rilievo, tuttavia differente rispetto al lessico o alla semantica politica, meglio dire il gergo, che si siano sviluppati attorno alle definizioni usate lungo quel sentiero politico che entrambi percorrono ma che non è più lo stesso. L’ex sindaco non esce da una scuola di frati trappisti, anzi, in politica e da trascinatore di folle non è stato mai attento alle sottolineature che sostantivi o aggettivi potessero evocare. L’ex consigliere Roberta Salvati è culturalmente ineccepibile, ha sensibilità, tuttavia, che la pongono in contrasto col linguaggio che sia usava un tempo in politica, allora rude e forse più accettabile rispetto alla ipocrisia che danza attorno a un sostantivo, quello del duellante Di Masci, sul quale basterebbe solo sorridere. Io riesco a capire l’imbarazzo della dottoressa Salvati di uscire da questa disputa irreale, tuttavia, proprio perché rispetto al suo rivale ha quarant’anni in meno, penso che possieda le categorie logiche per capire cosa possa dividere il linguaggio politico di adesso rispetto a quello usato mezzo secolo fa. Non sto difendendo le tesi di Bruno Di Masci, non le accetterebbe. Mi dispiace che Roberta Salvati sia sempre coinvolta in una vicenda in cui faccia scalpore un epiteto piuttosto che l’ambito in cui sia stato pronunciato. Ricordo che Giulio Andreotti dicesse rispetto a un’accusa che gli venisse rivolta: “Mai replicare, sennò si dà due volte la notizia”.

One thought on “LA DIFFERENZA TRA SALVATI E DI MASCI? L’ABISSO POLITICO-EPOCALE DELLA LORO ETÀ

  • Articolo interessante, complimenti…

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