QUATTRO PASSI NEL PARADISO DI DANTE ATTRAVERSO UN EX CARCERE MANDAMENTALE

di Luigi Liberatore – Castel di Sangro non è solo tennis, calcio, ciclabili e nuove case. Fortunatamente. Sicchè a bilanciare questo clichè dominante, un po’ triste in verità, ecco muoversi l’assessorato alla Cultura che riempirà il mese di ottobre di molteplici eventi davvero in antitesi allo stereotipo sul quale si adagiano le fortune turistiche della città. Si comincia domenica con “Francesco e povertà”, con la lettura dell’undicesimo canto del Paradiso di Dante, con danze e musiche medioevali, un insieme suggestivo nato dall’idea di Pierluigi Di Clemente. L’evento è organizzato dall’assessore alla Cultura del Comune di Castel di Sangro, Michela D’Amico, in collaborazione con la delegazione aquilana del FAI, gruppo Tre valli di Sulmona. Tutto si svolgerà, a partire dalle ore 17, all’interno della chiesa del convento della Maddalena, recentemente ristrutturata proprio dal Comune e restituita alla comunità castellana. Il convento è una struttura che risale al 1487; si sviluppa su due livelli e attorno al chiostro, caratterizzato da archi a tutto sesto e da colonne, presenta affreschi sulla vita dei francescani nel convento. La struttura, nel corso dei secoli, ha avuto diversi impieghi: da sede della Comunità dei Minori osservanti di S.Francesco a scuola elementare, da rifugio per sfollati a carcere mandamentale. Ecco, è davvero evocativo e suggestivo questo evento perché con la bravura degli artisti potremmo magari immaginare il Paradiso attraverso una ex struttura carceraria. I metereologi dicono che dovrebbe essere pure una bella serata; io non credo a chi fa previsioni: dico soltanto che se pure dovesse scatenarsi l’inferno (meteorologico), quando c’è Dante di mezzo, il Paradiso (culturale) è assicurato.