ERGASTOLANO ESCE DAL CARCERE DI SULMONA PER NORME ANTICOVID, INSORGE IL SINDACATO DI POLIZIA PENITENZIARIA

Uccise un poliziotto penitenziario nel 1994 e il Tribunale di sorveglianza concede gli arresti domiciliari all’ergastolano Francesco Barivelo, che lascia il carcere di Sulmona, per effetto delle norme di contenimento del coronavirus in carcere. Ed ĆØ immediata la protesta del sindacato dei poliziotti penitenziari Sappe.ā€œAltro che certezza della pena.Ā Lo Stato abdica al suo primario compito di assicurare la giusta pena a chi uccide. ƈ una vergogna che un assassino sia a piede libero. Le scelte in materia penitenziaria di questo governo sono gravi e offensive delle vittime della criminalitĆ  e dei loro parenti, che piangeranno sempre i familiari uccisi. Facciamo appello al capo dello Stato, Sergio Mattarella, affinchĆ© chi si ĆØ reso responsabile di crimini efferati ed ĆØ stato giudicato colpevole e condannato allā€™ergastolo sconti la sua pena in galeraā€. Ā Barivelo si trovava in carcere dopo unaĀ condanna allā€™ergastolo per lā€™omicidio dellā€™agente di polizia penitenziaria Carmelo Magli, avvenuto a Taranto. Ma ĆØ anche vero che lo stesso ergastolano in passato ha fruito di permessi premio essendo stato colpito da tubercolosi. Quindi non ĆØ la prima volta che esce dalla propria cella.Ā Carmelo Magli, agente di polizia penitenziaria, era nato a Francavilla Fontana (Brindisi) il 4 marzo 1970. Quando venne freddato da Barivelo aveva solo 24 anni ed era padre di una bimba piccola. ā€œIn servizio alla Casa circondariale di Taranto, ā€“ ricordano sul sito istituzionale della polizia penitenziaria ā€“ lā€™agente Magli il 18 novembre 1994, smontato dal turno 16/24, a bordo della propria autovettura imbocca la stradaĀ  provinciale San Giorgio Jonico che lo porta a casa. Ha percorso meno di un chilometro quando due sconosciuti a bordo di una moto di grossa cilindrata cominciano a sparare contro il veicolo che finisce fuori strada. Il corpo crivellato di colpi verrĆ  ritrovato sulla strada, lā€™indomani mattina, da una pattuglia della polizia stradale. Lā€™omicidio di Carmelo Magli maturĆ² durante il processo ā€œEllesponteā€ alla criminalitĆ  organizzata pugliese. Come atto di intimidazione verso le forze di polizia era stato deciso che sarebbe stato ucciso il primo agente uscito dallā€™istituto a fine turno. I responsabili dellā€™omicidio sono stati condannati dalla Corte dā€™Assise di Lecce che ha comminato tre ergastoli”.Ā Carmelo Magli ĆØ stato riconosciuto dal Ministero dellā€™Interno ā€œVittima del Dovereā€, ai sensi della Legge 466/1980. Il 19 settembre 2017 ĆØ stato insignito della Medaglia dā€™Oro al Merito CivileĀ alla Memoria. A Carmelo Magli ĆØ intitolata la Casa circondariale di Tarantoā€. Tra i tre ergastoli comminati dalla Corte dā€™Assise di Lecce, anche quello di Francesco Barivelo, che adesso ĆØ a casa sua, a Taranto. Anche la figlia del poliziotto assassinato sul quotidiano “la Repubblica” scrive:”Con il cuore che mi si contorce e le lacrime che scendono giĆ¹, mi chiedo perchĆ©?”. Che diritto ha questa persona di vivere in libertĆ  quando mi ha privato di mio padre, ha tolto a me, mia madre e mia sorella la possibilitĆ  di essere felici?”. Un pesante inquietante interrogativo che in questi giorni tocca tante famiglie delle vittime di delitti che hanno insanguinato il Paese e provocato una lunga scia di lutti e sofferenze.