NOI TENUTI ALL’OSCURO DI TUTTO, PARLA LA MOGLIE DI UN PAZIENTE DELLA SAN RAFFAELE AFFETTO DA COVID

“Da quando ci è stato comunicato che mio marito è risultato positivo al Covid-19 non è stato più possibile comunicare con la clinica, nessuno risponde al telefono. Non so più cosa fare”. É lo sfogo della moglie di uno dei 23 pazienti della clinica San Raffaele che hanno contratto il virus. “Intanto non corrisponde al vero che i pazienti sono asintomatici”, sottolinea la donna, “ha raffreddore, tosse e, cosa grave, oggi ha un livello di ossigeno nel sangue di 91 e ancora non gli fanno una radiografia. Da informazioni che ho avuto da altri medici, mio marito dovrebbe essere sottoposto immediatamente a cure specifiche e se la saturazione scende anche solo di un punto deve essere sottoposto a ventilazione in condizione di terapia subintensiva”. Altra questione spinosa affrontata dalla donna è quella dei numeri telefonici a disposizione dei cittadini. “Ho chiamato tutti quelli esistenti per chiedere come potevo avere notizie, 118, 1500, 112, NAS di Pescara, Carabinieri, ASL: tutti impotenti.  Addirittura nessuno ha risposto dal Centro Operativo Comunale di Sulmona”, aggiunge. “Al numero 1500 regionale mi hanno dirottato al centralino della Regione Marche tra l’altro con operatore gentilissimo che mi ha fornito un altro numero al quale rivolgermi”. “Solo i Carabinieri, compresi i NAS si sono dimostrati molto disponibili, che ringrazio veramente, si sono attivati per fornire notizie. Questo è il quadro che delinea come un cittadino sia assolutamente abbandonato a se stesso – conclude la donna – e le istituzioni si barrichino dietro fantomatici numeri ai quali o non rispondono o rispondono manifestando impotenza, almeno per il caso in esame. Questo è quello che succede, altro che organizzazione. Mentre io resto in trepidazione in attesa di conoscere le condizioni reali in cui versa mio marito”. Intanto a seguito della denuncia del Nursind e del fratello dell’infermiera 40enne rimasta contagiata insieme ai genitori, la procura della Repubblica del tribunale di Sulmona ha aperto un fascicolo che mira a fare piena luce sulla vicenda dei contagi nella clinica San Raffaele.