IL CORTEO STORICO NASCE NELLE SARTORIE DI BORGHI E SESTIERI

Un lavoro troppo spesso non alla ribalta del grande pubblico perché svolto in silenzio e dietro le quinte ma fondamentale per la buona riuscita del corteo storico, quello svolto dalle sartorie dei borghi e sestieri, in questo periodo sempre molto impegnate nel risolvere gli imprevisti e nel rifinire i dettagli dell’ultimo momento. “I costumi prendono spunto da bozzetti che si basano su ricerche che riguardano quadri rinascimentali – spiega Salvatore La Civita, già capitano del Sestiere di Porta Filiamabili, ora vice-capitano e responsabile della Commissione storico-artistica del proprio sestiere – a volte in maniera filologica, con imitazione fedele, altre volte prendendo spunto da particolari per poi ricostruire l’abito secondo gli usi del tempo”. Una volta realizzato, il bozzetto viene vagliato dalla Commissione artistica della Giostra e ottenuto il suo benestare si passa, così, alla parte esecutiva. “Il tempo della vera e propria realizzazione dell’abito, poi, dipende dal tipo di costume – continua La Civita – anche il vestito più semplice richiede diverse settimane per la realizzazione”. Inoltre i vestiti delle dame sono molto impegnativi data la presenza di tante piccole decorazioni, ricami ed ornamenti. “Dietro quindi c’è un bel lavoro, nascosto, fatto da un gruppo di sarte: Anna Mastrangioli, la responsabile; Rosanna Masciangioli, Maria Spera e Claudia Tirone, – conclude La Civita – a volte coadiuvate da collaborazioni estemporanee da parte di socie anziane e sapienti a cui chiediamo la realizzazione di cose più complesse come il taglio dei pezzi”. Completamente rivoluzionato invece il reparto sartoria del Sestiere di Porta Japasseri. Con il nuovo direttivo insediatosi lo scorso anno è avvenuta una ridistribuzione dei ruoli e delle mansioni ed oggi sono impegnate nella sartoria Alessia Ventresca, Marianna Ventresca e Giovanna Crescenzi. “È un lavoro che richiede molta fantasia; – spiega la responsabile Alessia Ventresca – è stato un compito complesso, siamo tutte nuove e molto giovani. Ma nonostante qualche difficoltà siamo riuscite a creare un corteo e faremo uscire tre nuovi abiti. C’è voluto molto tempo ed un’organizzazione maniacale, ogni cosa va curata nei minimi dettagli”. Nella sartoria del Borgo San Panfilo, invece, gran parte dei vestiti che sfileranno nel corteo storico sono stati ideati e creati dalle sorelle D’Atanasio: Giuliana, Alina, Iva, Marcella e Silvana, gruppo storico delle sarte, insieme dal 1994, a cui si è aggiunta l’anno successivo Franca Ciacià. “La realizzazione dei vestiti richiede molto tempo e molta cura a partire dal bozzetto ed dalla scelta delle stoffe, di solito broccato o velluto per poi giungere alla realizzazione finale. Le sorelle D’Atanasio hanno fatto la storia del nostro borgo, hanno lavorato instancabilmente fino a qualche anno fa. Oggi della sartoria se ne occupano Anna Di Bacco, Franca Ciacià e Stefania Zappacosta”. Quest’anno tra i figuranti del Borgo San Panfilo ci sarà anche la prestigiosa presenza di Anthony Cardinale, affermato avvocato americano, consulente di pugili professionisti. Indosserà un abito nuovo, realizzato interamente ed in modo minuzioso da Franca Ciacià “Non mi chiedete di vederlo. Sarà una sorpresa”. (l.m.)