DI GIROLAMO (M5S): LE RISORSE CASA ITALIA PER SULMONA NON SARANNO TOCCATE

“Questo governo conosce le priorità e soprattutto l’equità secondo cui distribuire le risorse. Se a Sulmona, oltre ai convegni svolti in pompa magna per annunciare soluzioni sulla sicurezza sismica, sono state stanziate risorse, volte a garantire la sicurezza dei cittadini, esse non verranno toccate. Nel frattempo che venga convocato il prossimo consiglio comunale ho dato disponibilità per incontrare a stretto giro l’assessore Nicola Angelucci”. Appare rassicurante la dichiarazione della senatrice Gabriella Di Girolamo (M5S) sui timori sollevati dalla soppressione del dipartimento Casa Italia istituito un anno e mezzo fa presso la presidenza del Consiglio dei ministri. “Se il progetto avesse sviluppato un seguito, non ci sarebbe stato motivo, per la presidenza del Consiglio dei Ministri, di avocare a sé il dipartimento istituito ad hoc. Non nascondo che la macchina di recupero, adeguamento e prevenzione sismica, così come pensata da Renzi e Gentiloni, al M5S non sia mai piaciuta. Troppi proclami e pochi fatti concreti. Un progetto faraonico se si considera la mole degli interventi necessari da porre in essere in Italia per limitare danni e perdite di vite umane – afferma la senatrice sulmonese – dagli esiti della mappatura effettuata sul territorio italiano, risulta infatti necessaria, per gli adeguamenti sismici, una cifra che potrebbe raggiungere gli 850 miliardi di euro. Ma degli 850 miliardi, nel piano Casa Italia sono stati stanziati solo 3 miliardi, in 3 anni; a questi si aggiungono i 25 milioni di euro per progetti pilota. Una goccia in mezzo al mare, giudicata negativamente da tutta la stampa nazionale ed anche da un servizio di Report andato in onda proprio pochi mesi fa”. “E mentre si manifesta una locale inerzia politica sullo stato di avanzamento dei lavori di messa in sicurezza degli istituti scolastici di Sulmona, ci si stupisce della chiusura di un dipartimento che nella sostanza ha prodotto poco o nulla?” si chiede Di Girolamo, ricordando che “nelle casse del Comune di Sulmona sono fermi da anni circa diciotto milioni di euro destinati a rendere sicuri quei luoghi identificati come strategici in caso di emergenza, quali le scuole cittadine”. La senatrice quindi invita la giunta comunale “a rivolgersi ai parlamentari del Pd, Pezzopane, D’Alessandro, Delrio e D’Alfonso per chiedere loro qual è stato il lavoro fatto in questi due anni per sollecitare gli organi preposti e far partire il programma Casa Italia”.