ANGELUCCI DISPONIBILE A RIVEDERE PROGETTO POLO SCOLASTICO E SALVA LA MAGGIORANZA (video)

La marcia indietro sul polo scolastico dell’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Angelucci, sollecitata dai consiglieri Deborah D’Amico e Andrea Ramunno, salva la maggioranza in una seduta consiliare vissuta sul filo della tensione. Alla fine con otto voti favorevoli, sei contrari e due astenuti (Ramunno e Tirabassi) il piano delle opere pubbliche ĆØ stato approvato e la maggioranza salvata da una fine prematura. Tredici milioni di euro per opere pubbliche da avviare nel 2018 ĆØ la sostanza del piano presentato in aula da Angelucci. Fondi impegnati per il polo scolastico di via XXV Aprile, la viabilitĆ  nell’incrocio di via Cappuccini-Variante statale 17, nella zona dell’ospedale nuovo e di via Vicenne, per collegare meglio via Cappuccini al Cogesa, la manutenzione strade e marciapiedi, la ristrutturazione del palazzo ex Omni, il risanamento di via Turati, sono tra le voci piĆ¹ importanti del piano. Ma alle “voci” del piano ha fatto da controcanto la “voce grossa” della minoranza. Il consigliere comunale Bruno Di Masci ha anzitutto stigmatizzato l’assenza dall’aula in una seduta consiliare su opere pubbliche e bilancio del dirigente della quarta ripartizione, Amedeo D’Eramo, in ferie o di rappresentanti del suo ufficio e dei revisori dei conti, Giacomo Acerbo, Debora Di Gianvincenzo e Giuseppe Tittaferrante. “In occasioni come queste sarebbero loro a doverci dare delucidazioni e chiarimenti sul contenuto del piano o del bilancio – ha fatto notare Di Masci – come pure ĆØ inaccettabile che ci venga vietato l’accesso al bilancio analitico, rendendo impossibile alla minoranza di dare un contributo al confronto in aula anche attraverso la presentazione di emendamenti”. Poi l’affondo dell’ex sindaco diventa tutto politico. “L’amministrazione comunale continua a coniugare i verbi al futuro: diremo e faremo. Nessuno finora puĆ² dire di aver fatto qualcosa in concreto. Questa amministrazione per questo comportamento si ĆØ giĆ  fatta male” ha concluso Di Masci. Dalla minoranza altri strali sono stati rivolti all’indirizzo del sindaco, della giunta e della maggioranza, reclamando chiarezza sugli ultimi fatti segnati dall’uscita di scena del vice sindaco Mariella Iommi e dell’assessore Cristian La Civita. Il silenzio del sindaco ha sollevato le proteste della minoranza. I consiglieri comunali Antonio Di Rienzo e Maurizio Balassone, a proposito di manutenzione del territorio, hanno invitato l’amministrazione comunale a tenere in debita attenzione il degrado e l’abbandono nel quale versano molte zone della cittĆ , in particolare il centro storico ma anche la vicina piazza Capograssi e aree limitrofe dell’immediata periferia. Poi ĆØ stata la volta del consigliere Deborah D’Amico che in un lungo e lineare intervento ha motivato le sue riserve e quelle del collega Ramunno sul polo scolastico. Il numero consistente di alunni, tra i tre e gli undici anni, che andrebbero ad essere collocati nel polo scolastico, la sistemazione di due circoli didattici in un unico plesso, sicurezza adeguata, la fine di scuole come quella del Bagnaturo e la Regina Margherita, sono i motivi di obiezione mossi dai due consiglieri. Angelucci, prima del voto, mostra attenzione per le osservazioni del consigliere D’Amico e lascia intendere che si puĆ² aprire una riflessione sul progetto ereditato nientemeno dalla giunta Federico, con fondi che vennero stanziati dalla giunta regionale Chiodi. Tempi remoti per un progetto ancora irrealizzato. Tirabassi ricorda che c’ĆØ un ordine del giorno di revisione del progetto approvato nel luglio 2016. Il consigliere Salvati, rimediando allo scontro recente con i colleghi D’Amico e Ramunno, apprezza le loro osservazioni. Si va al voto. Ramunno conserva l’astensione. D’Amico si fida dell’assessore. La maggioranza ĆØ salva.