CAMERATA MUSICALE CONTRO LA REGIONE (video)
La Camerata Musicale Sulmonese, l’associazione Maria Caniglia e l’Ateneo internazionale della Lirica non parteciperanno all’incontro tra le associazioni culturali abruzzesi convocato dalla Regione per lunedi a Pescara, per la costituzione del Consiglio regionale della cultura. E lanciano un appello agli amministratori locali e al Consiglio regionale. āAbbiamo espresso agli organi regionali di settore il nostro stupore per essere stati esclusi dal novero delle associazioni e istituzioni culturali indicate in una determina della Regione per la costituzione del consiglio regionale della cultura ā ha spiegato Gaetano Di Bacco, direttore artistico della Camerata ā ieri ĆØ arrivata la risposta del dirigente del settore politiche culturali, Barbara Mascioletti, che ci ha invitato ad individuare e segnalare un nostro referente per il costituendo consiglio regionale ma abbiamo deciso di non partecipare per rimarcare il nostro disappunto, rappresentando associazioni e istituzioni di grande tradizione che non meritano il trattamento ricevutoā. Altre associazioni, soprattutto della Marsica, sarebbero orientate a seguire le associazioni sulmonesi, rinunciando a partecipare al summit di Pescara. āDal 2008 ad oggi sono stati tagliati in modo consistente i fondi a beneficio della cultura e altri sacrifici ci attendono ā ha continuato Di Bacco ā le nuove leggi che la Regione prepara per il settore cultura complicheranno tutto, perchĆ© solo in autunno conosceremo chi sarĆ destinatario di fondi e quindi saremo nella condizione di non poter programmare la stagione di concertiā. Per il pubblico sulmonese e del Centro Abruzzo, da sessant’anni legati alla tradizione della Camerata Musicale e poi al Concorso internazionale di lirica āCanigliaā potrebbero annunciarsi amare sorprese. āSiamo istituzioni che ogni anno propongono un cartellone di concerti, opere liriche e balletti che ottengono sempre un grande successo di pubblico ā ha concluso il direttore artistico della Camerata ā eppure ci sentiamo messi spesso da parteā. Di Bacco ha lanciato quindi un appello accorato. āSpero che gli amministratori locali e i rappresentanti di questo territorio, di ogni rango, difendano gli interessi e le legittime attese delle associazioni culturali sulmonesi, trattate ingiustamente ā ha concluso Di Bacco ā non possiamo permettere che la nostra lunga e blasonata storia sia costretta ad una immeritata conclusioneā.
G.F.