MAGISTRATI ABRUZZESI CONTRO PROVVEDIMENTO SALVA – TRIBUNALI. TEDESCHI “INTERVENTO IRRAGIONEVOLE”

I magistrati abruzzesi auspicano che il provvedimento salva tribunali venga “cancellato”, risponde subito il presidente dell’Ordine degli avvocati sulmonesi, Gabriele Tedeschi, definendo l’ intervento “scomposto, immotivato e irragionevole”. La sezione Abruzzo dell’Associazione nazionale dei magistrati esprime “sgomento” e “preoccupazione” per l’approvazione da parte del Senato, nel decreto ‘mille proroghe’, dello spostamento, almeno fino al 2018, della riforma della geografia giudiziaria riguardante i tribunali dell’Aquila e Chieti, che avrebbero dovuto accorpare, entro il termine giĆ  prorogato del 2015, i tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto.
Secondo il presidente Tedeschi ” solo pensare che dall’accorpamento possa derivare una migliore risposta alla crescente domanda di giustizia ĆØ un’affermazione, questa sƬ, che ci lascia sgomenti, vivamente preoccupati, sbigottiti, sconcertati e mortificati.
Basti pensare, infatti, alle gravissime disfunzioni che si sono verificate e si stanno verificando nelle realtĆ  giudiziarie che hanno giĆ  visto I’entrata in vigore della legge di riforma (?!) della geografia giudiziaria. Rinvii a nuovo ruolo, fascicoli ancora giacenti negli scatoloni, carenza di aule e di spazi, aumento spropositato dei costi: cosƬ si puĆ² riassumere la situazione che ha finora provocato questa “grandiosa” riforma, la
quale strumentalmente ignora che la giustizia esercitata nei Tribunali impropriamente definiti minori ĆØ sicuramente piĆ¹ efficace e piir rapida, costituendo, peraltro, vero argine all’illegalitĆ  diffusa. Nella realtĆ  abruzzese i disagi sarebbero ben maggiori ove si pensi a L’Aquila e alla grave situazione degli uffici giudiziari, cosƬ come descritta anche dal Presidente della Corte d’Appello nella relazione introduttiva all’inaugurazione dell’anno giudiziario, e ai gravi danni del palazzo di Giustizia di Chieti.
Come sia possibile amministrare seriamente la giustizia in queste condizione ĆØ un mistero. Dimentica ANM sezione Abruzzo che, con I’accorpamento, ai tanti cittadini abruzzesi, in particolare a quelli residenti nel sud della regione, verrĆ  di fatto impedito il diritto costituzionalmente garantito di accedere alla giustizia: altro che “interessi localistici e individuali o frutto di logiche lontane anni luce dall’interesse
generale”. Purtroppo, gli Avvocati, a differenza dei Magistrati, sono abituati (ma non rassegnati) a non avere alcuna interlocuzione quando si affrontano argomenti di politica giudiziaria, e se, per una sola volta, ai Magistrati non ĆØ stato consentito di imporre la loro volontĆ , come ĆØ sempre accaduto in passato e come ĆØ accaduto anche in occasione della revisione della geografia giudiziaria, tale eccezione non puĆ² che rallegrare,
anche se I’auspicio ĆØ che I’eccezione diventi, a questo punto, una regola.
Gli Avvocati abruzzes| quindi, auspicano che nel prossimo passaggio parlamentare alla Camera dei Deputati venga confermato I’interesse generale e che questo emendamento sia definitivamente approvato, consentendo all’Abruzzo di avere un sistema giudiziario veramente efficiente e di esempio per tutta la realtĆ  giudiziaria del paese”