GESTIONE APPALTI ASL, NUOVA INDAGINE: SOSPETTI FAVORITISMI IN CAMBIO DI REGALI

La Procura della Repubblica dell’Aquila ha aperto un nuovo filone d’indagine riguardante la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Tra gli indagati figurano anche una funzionaria originaria di Sulmona e un’altra proveniente da Castel di Sangro. L’attenzione della magistratura si è concentrata sugli appalti banditi dall’Asl per la manutenzione del verde, la gestione dei magazzini e l’inventario dei beni mobili.

Secondo le accuse mosse, i funzionari aziendali avrebbero ricevuto doni natalizi e altri favori in cambio dell’assegnazione degli appalti. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso e non si è giunti a conclusioni definitive. Al momento, è stato aperto un fascicolo sulla base di segnalazioni e quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati.

Uno degli appalti sotto inchiesta coinvolge una ditta del capoluogo sangrino, altra circostanza che aggiunge interesse e complessità al caso. La Guardia di Finanza, su disposizione della Procura aquilana, ha recentemente acquisito l’intera documentazione negli uffici dell’Asl al fine di ricostruire la filiera procedurale degli appalti indagati.

Gli inquirenti intendono approfondire la questione per verificare se nell’affidamento degli appalti siano emerse irregolarità o anomalie. Per tale motivo, la Procura ha sentito diversi dipendenti dell’azienda sanitaria nelle scorse settimane.

Questa non è l’unica indagine che riguarda gli appalti dell’Asl: si tratta infatti della terza inchiesta aperta su questioni simili. La situazione richiede attenzione e un’accurata analisi da parte delle autorità competenti al fine di garantire trasparenza e legalità nella gestione degli appalti pubblici. Le vicende coinvolgono non solo gli ambienti dell’Asl ma anche personalità locali, aggiungendo ulteriore rilevanza al caso.

La Asl 1: impegno per la trasparenza e la collaborazione con la magistratura

La direzione della Asl 1 conferma la piena fiducia nell’operato della magistratura e ribadisce il proprio impegno a garantire la massima collaborazione per fare piena luce sulla vicenda.

Il manager dell’azienda sanitaria, Ferdinando Romano, ha espresso la volontà di assicurare che venga fatta piena luce sulla situazione, nell’interesse prioritario dei pazienti e del personale. Questa presa di posizione riflette il profondo impegno della Asl 1 nel mantenere alti standard di trasparenza e integrità, fondamentali per la tutela della salute pubblica e la fiducia della comunità nei servizi sanitari locali.

La vicenda, che coinvolge funzionari e operatori economici, richiede un’attenta e approfondita indagine da parte delle autorità competenti. La Asl 1 si è impegnata a cooperare pienamente con la magistratura per consentire lo svolgimento di un’indagine completa e accurata. È essenziale che ogni aspetto della situazione venga portato alla luce e affrontato con la massima serietà e trasparenza.

In un momento come questo, è importante che la comunità possa contare sull’impegno e sulla determinazione della Asl 1 nel garantire la legalità, l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari. La direzione aziendale, insieme al personale, si impegna a mantenere un dialogo aperto con la magistratura e a fornire tutte le informazioni e il supporto necessari per consentire lo svolgimento di un’indagine accurata e imparziale.

Nel rispetto delle normative e dei principi etici che guidano l’azione della Asl 1, ci si attende che ogni responsabilità venga individuata e che vengano adottate le misure necessarie per prevenire comportamenti non conformi agli standard professionali e etici richiesti nel settore sanitario.

La Asl 1 conferma il suo impegno a tutelare la salute e il benessere dei cittadini e a garantire un ambiente di lavoro improntato sulla legalità, l’etica e la trasparenza.

Domenico Verlingieri

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