MIASMI COGESA, LA MAGGIORANZA REPLICA AI CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE

La minoranza consiliare del Comune di Sulmona, con un recente comunicato, ha inteso stigmatizzare l’operato del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale con riferimento ai miasmi che promanano dall’impianto di smaltimento dei rifiuti delle Marane.
Intendiamo ricordare agli immemori consiglieri di opposizione, molti dei quali hanno esercitato ruoli in Consiglio in precedenza (caratterizzando il loro agire alla totale indifferenza rispetto al problema delle emissioni odorigene) che lo studio dell’ARTA, da loro stessi invocato, scaturisce da uno specifico protocollo d’intesa tra il Comune di Sulmona e l’Agenzia Regionale di Tutela dell’Ambiente, esitato in uno studio elaborato a seguito di mesi di indagine e comunicato al Comune al termine dell’anno scorso.
Dall’analisi dell’ARTA è emersa la eventualità della revisione dell’AIA e l’indicazione di un tavolo tecnico con ASL e Regione, prontamente sollecitato dal Sindaco e già in attività.
In merito alla richiesta di specifici approfondimenti epidemiologici, ferma restando la complessità di un’indagine epidemiologica (che richiede ordinariamente un arco temporale di anni e viene svolta su migliaia di persone), il Sindaco ha inteso investire l’Istituto Superiore di Sanità (massimo organo di consulenza medico-scientifica in ambito nazionale) allo scopo di verificare la possibile connessione eziologica tra l’insorgenza di patologie oncologiche e la presenza dell’impianto di trattamento dei rifiuti.
La richiesta è stata riscontrata con la disponibilità, da parte dell’ISS, “a discutere nel dettaglio la problematica e verificare la necessità di eventuali collaborazioni”.
Se i consiglieri di minoranza, oltre ad elevare sterili strali all’indirizzo del Sindaco, hanno proposte e suggerimenti concreti e realmente perseguibili, saremo ben lieti di discuterli e confrontarci e si formula un vivo auspicio in tal senso.
Allo stesso modo, considerato che la discarica di Sulmona è ritenuta di “interesse regionale” da parte della Regione Abruzzo, confidiamo in un fattivo e reale impegno da parte dei candidati alle recenti elezioni regionali, alcuni dei quali eletti consiglieri o consiglieri “in pectore”, che larga messe di consensi hanno riscosso nella nostra Città e nella località ove è situato l’impianto, ad operare nella tutela delle prerogative della popolazione interessata e a vigilare sulla concreta e puntuale osservanza della Legge regionale 12/2022, istitutiva del Registro Tumori della Regione Abruzzo.

4 thoughts on “MIASMI COGESA, LA MAGGIORANZA REPLICA AI CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE

  • Il problema è di chi c’è l’ha.
    Il politico,l’amministratore, il tutore della legge, finora nessuno ha voluto o potuto risolvere il grave problema dei cittadini, che subiscono le decisioni scellerate dell’amministratore di turno da noi votato o non votato.
    Il problema DISCARICA non è affrontabile politicamente poiché ci sono troppi interessi in ballo.
    Se vogliamo risolvere questo grande e grave disastro, dobbiamo lasciare perdere i politici.

  • La minoranza chi? Nannarone,Proietti , Di Rienzo , siamo seri ed onesti.
    Il passato che non tornerà mai più,grazie a Dio, e siamo nella settimana santa, Sacra per noi Peligni

  • Si legge:
    Disponibilità a discutere la problematica e verificare la necessità di eventuali collaborazioni !!!!!
    Proposte e suggerimenti realmente perseguibili!!!!
    La discarica è ritenuta d’interesse regionale ma è ormai piena.
    Si spera nei candidati eletti alle ultime regionali perché???
    Legge regionale 12/2022 in vigore ma per niente.
    Fatti:
    Un tecnico del Cogesa dice che va tutto bene e non ci sono problemi.
    Nonostante esposti e casi in tribunale sulle malefatte tecniche ed amministrative tutto continua per il peggio.
    Tante leggi vecchie e in vigore sono state violate e continuano ad essere violate.
    Nessuna soluzione gestionale o d’impresa pressa o programmata.
    Nessun politico di minoranza o maggioranza può permettersi di provare a risolvere questa situazione scottante e non comoda.
    Imprenditori della spazzatura pronti a risolvere la situazione non sono ascoltati o interpellati.
    Sindaco e media ormai in alto mare ed incapaci di reagire.
    Istituzioni non funzionano e la legge non è chiaramente uguale per tutti.

  • Ma perchè quello che si vede e si sente non basta ci vogliono anni di studi per confermare le patolgie che oggi sono riscontrabili? Ma perchè non esistono più le massime autorità sanitarie locali con compiti ben speifici e non ripetibili?
    Perchè non hanno ragione tutte quelle persone che si lamentano, consiglieri comunali compresi (visto che i regionali non si sentono MAI) , o stiamo ancora a guaradre la bandiera e ignoriamo i miasmi ?

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