MENO “NOSTRA” MA PIÙ GIOSTRA

di Massimo di Paolo – Sembra ieri ma sono trascorsi 30 anni da quando la Giostra Cavalleresca di Sulmona iniziò ad abitare gli spazi, gli echi e i cuori dei sulmonesi. Tanti gli anni trascorsi lasciando segni e tracce di una storia che ha determinato un appuntamento ed una tradizione. Un evento storico culturale; ma anche un grande esperimento sociale che, dal niente, si è generato attraverso la realizzazione di un sogno tradotto in evento concreto fino a divenire una condizione, un elemento costituente la cultura locale. Il tempo, come per tutte le cose, fa sbiadire i colori, rende difficile il procedere, invecchia. Oggi le aspettative per una manifestazione così importante sembrano incerte. Oltre l’attaccamento, oltre la partecipazione, oltre il lavoro, oltre la potente azione di aggregazione qualcosa sta mancando per far crescere, evolvere, “rigenerare” la Giostra. Soprattutto per renderla più adesa ai tempi, al sommarsi degli eventi, a un turismo usa e getta di difficile gestione; all’organizzazione che, famelica,richiede competenze e professionalità; ai costi che crescendo asfissiano ogni speranza di evoluzione. Una rigenerazione per competere con le tante offerte che il turismo culturale presenta, per creare una unicità in grado di distinguersi tra le tante cose meravigliose che l’Italia; dei borghi, delle entroterre, dei paesi offre. Il 3 dicembre prossimo venturo per la Giostra sarà un giorno importante. Dopo gli ultimi dieci anni di commissariamento si voterà per l’elezione del nuovo direttivo. Avverrà attraverso la presentazione, entro il 30 novembre, di liste autonome formate da 9 candidati. All’interno della lista vincitrice si autodeterminerà la scelta del Presidente e delle cariche. Non sarà un evento banale, fatto per gioco o per finta, ma un grande momento di proposte, di scelte, di opportunità che si concretizzeranno attraverso programmi che dovranno ridare colore, forza, solidità economica. Nuovo direttivo non per un semplice maquillage speriamo; ma per una sorta di nuova rifondazione su criteri organizzativi, gestionali, di management organizzativo al passo con i tempi ed in grado di volgere la prua al futuro capitalizzando le esperienze e le cose belle che sono state fatte. Il tre dicembre si aprirà, dopo tanto tempo, un importante, atteso e prezioso momento di cambiamento.

Molte cose significative da tutelare, in primis il patrocinio dell’Unione Europea ma molte sono le cose da affrontare con decisione; con “incudine e martello”.  Il debito innanzitutto che è cresciuto in modo significativo, i costi inverosimili per il campo di gara e le tribune, la confezione storica, la comunicazione nazionale ed internazionale, l’adesione ai bandi di finanziamento. E soprattutto la trasformazione economica-giuridica abbandonando lo status Associativo e definendo la costituzione di una possibile -Società cooperativa a mutualità prevalente- sulla falsa riga del Palio di Siena per la gestione di significative quantità di denaro: utile e necessario. Un Presidente e non solo;cariche istituzionali -tesoriere, segretario- e non solo. Figure e staff gestionali con una direzione di coordinamento e direttori esecutivi.  Un nuovo impianto organizzativo che non svilirà, ma valorizzerà ulteriormente lo spirito solidaristico e aggregativo propri della Giostra Cavalleresca di Sulmona. Saranno elezioni importanti;autentiche, aperte a programmi di mandato reali, forti, innovativi? Dovranno assolutamente esserlo. Altrimenti si rimarrà, di fatto, “evento storico-culturale locale” con gli spalti da riempire e con il rischio di diventare, con il tempo, funerale di prima classe.

5 thoughts on “MENO “NOSTRA” MA PIÙ GIOSTRA

  • Era ora !!!!
    Ormai era una congrega di amici che si spartivano le patate e tutti credevano alle cose che venivano dette. La gente che guarda sono i sulmonesi dei sestrieri chiamati a riempire per non fare brutta figura altro che turismo ecc ecc ecc

  • La giostra deve essere rivista tutta il commercio soffre non porta turismo come dicono è’ diventata una giostra per fare divertire i sestrieri e chi vuole fare il cavaliere o la dama per qualche giorno .

  • Ma quante liste ci saranno ? Speriamo diverse così non avverrà quello che tutti si aspettano: vincono i soliti noti

  • Opportune e doverose dopo una gestione che sapeva di “casereccio”
    Si dice di 160.000 il disavanzo !!!
    Mica niente

  • Spero solo che l’approccio non sia lo stesso delle vicende politiche di Sulmona e la sua amministrazione comunale.

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