STRETTI TRA MESSINA DENARO E LE INCURSIONI DI UNA VECCHIA ORSA…

di Luigi Liberatore – Qualche lettore di questo giornale potrà darmi, sebbene a fatica, un pochino di ragione, ma so che i giornalisti saranno tutti pronti a mettermi al palo. Non cerco, per ciò che scrivo, né l’approvazione degli uni, né temo la fucilazione degli altri. Il telegiornale di oggi pomeriggio, il TG3 Abruzzo per capirci, ha speso non so quanti minuti, in un ambito orario di intervento per loro sempre molto risicato, a darci il conto delle condizioni fisiche del boss malavitoso, Matteo Messina Denaro, in prigione all’Aquila e sottoposto a cure mica della spartana infermeria interna, ma a quelle diagnosticamente avanzate dell’ospedale civile. Non solo. Ci ha edotto perfino della iniziativa di una sua familiare per ottenere il riconoscimento di parentela. Più in là, nemmeno tanto, la redazione ci ha messo al corrente che un’orsa marsicana, la decantata Gemma, sia salita per le scale di un condominio di Scanno, spargendo i suoi bisogni fino al quarto piano, rompendo (o graffiando, giusto per usare un termine che non urti la suscettibilità degli animalisti) porte e finestre. Guardate, io sono uno qualunque, un quisque de populo per dirlacon una espressione da servo della gleba; tuttavia come uno qualsiasi, pago il canone tivvù mica per essere messo al corrente delle condizioni di salute di uno che ha messo in ginocchio lo Stato, che ha distribuito la morte in Italia, ma di capire magari che fine faranno i lavoratori in cassa integrazione della Marelli nello stabilimento di Sulmona. E a seguire. Ci hanno dato pure il conto che una vecchia orsa (poveretta), affetta da disordini mentali, la quale più che andare a zonzo tra le montagne si sia insinuata tra le anguste scale di un condominio, esibendola come fenomeno circense da paesello di periferia più che preoccupante e controversa vicenda biologica. La diffusione della notizia della cattura di Matteo Messina Denaro, delle modalità della cattura come esaltazione delle capacità di intervento della nostra magistratura e delle nostre forze di polizia, aveva un valore. Punto. Le sue condizioni fisiche non ci interessano, e semmai ci urtano le tante attenzioni mediche che gli vengono riservate, quelle magari negate a un pensionato che ha passato la vita a lavorare, versando i contributi a favore della nostra società. Non ci attraggono nemmeno i camminamenti giornalistico-televisivi lungo le scie di orse e orsi, attenti più a declinare in maniera bucolica i percorsi degli animali, e semmai a criminalizzare un cacciatore che si sia difeso o a dimenticare che un ragazzo sia morto per una zampata di un orso. Criminali e animali non stanno sullo stesso piano, però attenti a indicarci o a prospettarci vie che ci rendano estranei, oppure insensibili, se non cinici, verso gli uni e gli altri.

One thought on “STRETTI TRA MESSINA DENARO E LE INCURSIONI DI UNA VECCHIA ORSA…

  • Di solito leggo con una certa diffidenza gli articoli dei vari giornalisti,infatti i miei commenti non sembrano appropriati.
    Devo però,mio malgrado,riconoscere che i suoi articoli mi invitano a riflettere e a ricercare…la mia verità e non la sua…Lei …è se stesso quando scrive,questo rende i suoi articoli interessanti e allontana la diffidenza che spesso mi assale: la libertà di stampa è una forma di educazione che un Paese democratico deve tutelare.Buona giornata e grazie.

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