MANGIANO UN PANINO NEL PARCHEGGIO DI UN SUPERMERCATO MULTATI DUE SULMONESI

Ieri è stata una giornata particolare per due sulmonesi, di 43 e 46 anni, che avevano pensato bene, considerata la chiusura dei bar alle ore 18 (così prevede la normativa sul contagio COVID-19), di acquistare snack e birra e di fare una bevuta tra amici nel parcheggio di un ipermercato della cittadina peligna. Purtroppo, per i due, proprio da quelle parti transitava un poliziotto del Commissariato di P.S. diSulmona che, al termine del servizio, aveva deciso di fare spesa per la propria famiglia. E mentre usciva dal supermercato il poliziotto ha notato i due che, privi di mascherina, avevano apparecchiato sul cofano della loro auto e con tanto di boccali di vetro, sorseggiavano birra e sgranocchiavano patatine noncuranti delle restrizioni anti covid. Ancora più curiosa è stata la reazione dei due, che davanti alle contestazioni del poliziotto si sono giustificati dicendo che era l’unico modo per fare due chiacchiere in compagnia in quanto i bar avevano chiuso alle 18Al poliziotto del Commissariato non è rimasto che contattare i propri colleghi della Volante e sanzionare amministrativamente i due sulmonesi in relazione alla normativa in materia di COVID-19, con una sanzione amministrativa di 400 euro ciascuno. “E’ bene ricordarlo”, fanno sapere dal commissariato di via Sallustio, “ai sensi del recente DPCM del 3 novembre 2020, dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico”.

 

4 thoughts on “MANGIANO UN PANINO NEL PARCHEGGIO DI UN SUPERMERCATO MULTATI DUE SULMONESI

  • Allora facciamo un party al supermercato.

  • Bisogna avere anche buon senso e un minimo di tolleranza. Interventi come questi possono anche contribuire ad aumentare il distacco tra le istituzioni e i cittadini

    • Giustissimo.Uno si domanda in quale regime democratico viviamo se si può emettere una “beschluss” che vieti ad un uomo di mangiare o di bere ,se abbia fame o sete.

      • “dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico” Ora il Governo dovrebbe spiegare come l’acqua non sia una bevanda ed una fontanella non sia un luogo aperto al pubblico.. Quindi se dopo le sei ti viene sete e passando bevi acqua ad una fontanella, ti vede in poliziotto e “per legge” te la fa rintorzare . Chiedo perché ricordo con simpatia un episodio a L’Aquila dove una persona anziana (che forse si stava recando al reparto urologia dell’ospedale) urinò improvvisamente in un angoletto dell’autobus ,pieno di studenti,i quali per ingenua buona funzionalità giovanile degli organi vitali, inondarono di segnalazioni sdegnate il 113 denunciando un maniaco che faceva i propri bisogni in luogo pubblico (od aperto al pubblico come dice il decreto) .I ragazzi però restarono delusi perché il Questore era di età adulta e magari ,con qualche inizio di prostamol non autorizzò nessun intervento..Ora ci troviamo di fronte ad un decreto che “tendenzialmente” impedisce le funzioni primarie per la vita di un uomo.

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