LA ASL CHIEDE UN EURO AD UNA SULMONESE PER AVER USUFRUITO DELL’ESENZIONE TICKET

Un euro da pagare per aver usufruito del diritto all’esenzione del pagamento del ticket sanitario. È la singolare richiesta recapitata dall’Asl ad una donna di Sulmona con una raccomandata, con cui veniva invitata a pagare il dovuto più l’importo di sette euro per le spese postali.“Quando il postino mi ha consegnato la raccomandata di accertamento ho avuto un tuffo al cuore pensando a chissà quale problema si era venuto a creare con la Asl”, racconta la donna protagonista del caso, “ho iniziato a leggere e ho capito che si trattava di una richiesta di denaro per l’esenzione del ticket sanitario riservato alle persone disoccupate. Quando ho visto che la cifra che dovevo versare era di un euro mi sono rassicurata ma ho anche pensato che non è concepibile che una grande azienda come la Asl perda tempo e risorse impegnando personale in simili richieste che creano solo problemi all’azienda e agli stessi utenti”. “Si comunica che a seguito di controlli effettuati”, si legge nella lettera della Asl, “si è evidenziata l’insussistenza del diritto all’esenzione per reddito dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Pertanto, ai sensi dell’art. 1, comma 11, del decreto indicato in oggetto, si riporta unitamente alla presente l’elenco delle prestazioni indebitamente fruite in regime di esenzione con specificazione delle relative quote di partecipazione da versare entro 120 giorni dal ricevimento di questa lettera, presso le casse ticket degli sportelli Cup. Alle quote dovranno essere aggiunti euro sette a titolo di rimborso forfettario delle spese sostenute per il recapito di questa comunicazione. Decorso inutilmente il tempo indicato sarà impossibile utilizzare ancora il certificato di esenzione ed accedere a nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del Servizio Sanitario Nazionale: questa Asl, inoltre provvederà immediatamente al recupero delle somme dovute”.