FETO ABBANDONATO IN UN ALBERGO DI CASTEL DI SANGRO, INDAGANO I CARABINIERI

Abbandona il feto di 18 settimane sul balcone di un albergo di Castel di Sangro. Il fatto è accaduto la sera del 31 dicembre ed i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro indagano adesso su una ragazza nigeriana di 20 anni, arrivata in Italia a settembre scorso a bordo di un barcone. Gli inquirenti sospettano che la giovane nigeriana potrebbe essere stata indotta da terze persone ad abortire. L’albergo dove il fatto è avvenuto, intorno alle 21 dell’ultimo giorno dell’anno, è stato da tempo trasformato in centro di accoglienza in cui sono ospitati i profughi. Da quell’albergo è partita una chiamata di soccorso al 118. Il servizio di soccorso si è recato subito sul posto subito trovando la ragazza sofferente a letto. Aveva appena abortito e sul balcone della camera il personale del 118 ha rinvenuto un sacchetto con il feto con il cordone ombelicale ancora attaccato. La donna è stata trasferita all’ospedale di Sulmona, dove adesso è ricoverata. Gli operatori del 118 hanno subito informato i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro. I militari mirano adesso ad accertare se la ragazza ha avuto un aborto spontaneo o se è stata aiutata da qualcuno allo scopo di nascondere il feto. Sospetto che nasce dal fatto che spesso le donne profughe nigeriane sono vittime di stupri e violenze e, soprattutto le più giovani, vengono sottoposte ad ogni tipo di sopruso e di sfruttamento prima di poter essere imbarcate per il viaggio della speranza che le porta in Italia, in cerca di un destino migliore.