ERA FERITO D’ARMA DA FUOCO L’ORSO INVESTITO E UCCISO A ROCCARASO

Portava i segni di una ferita d’arma da fuoco alla zampa l’orso morto sulla statale 17, nei pressi di Roccaraso, appena investito da un autoveicolo, con tutta probabilità un mezzo pesante. L’incidente ha provocato al plantigrado fratture vertebrali multiple e gravi emorragie interne. La ferita provocata da un colpo esploso da un’arma da fuoco aveva reso l’orso claudicante. E’ quanto risulta dal referto medico stilato dal veterinario del Parco Nazionale della Majella che, nella tarda serata di ieri, al termine di un lungo ed accurato accertamento necroscopico condotto presso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, ha riportato alla direzione del Parco le sue deduzioni incluse nella cartella clinica dell’animale e confermate dal rapporto di prova parziale dell’IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale). “Solo grazie alla professionalità dei tecnici del Parco, ad un’idonea dotazione strumentale, e a una disponibilità all’intervento che non conosce limiti, siamo riusciti a comprendere la “reale causa di morte dell’animale”. Le prove diagnostiche compiute infatti attestano che l’orso investito era in gravi difficoltà, perchè zoppicava, deambulava in modo non normale e perciò aveva potuto nutrirsi in maniera non sufficiente rispetto alle esigenze del periodo di iperfagia nel quale si trovava, e rispetto all’imminente periodo di letargo. Non è escluso che questo suo problema di zoppicare, ormai cronico, gli abbia impedito di evitare l’impatto mortale con l’automezzo”. E’ quanto dichiarato dal direttore del Parco, Oremo Di Nino. Il referto del veterinario riassume quanto è stato accertato dalla cattura dell’animale, al percorso diagnostico, alle cure prestate, fino al decesso e alla necroscopia di ieri.