DROG, MAXIOPERAZIONE DEI CARABINIERI

Sei arresti e quarantaquattro indagati nella maxioperazione che ha stroncato un traffico internazionale di droga cominciata dalle prime ore di questa mattina firmata dai Carabinieri del Comando provinciale dell’Aquila. Indagine che ha interessato tutto l’Abruzzo e anche Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Marche. I carabinieri del Comando Ā Provinciale dellā€™Aquila, insieme Ā al personale dei Comandi Provinciali di Ascoli Piceno, Avellino, Brescia, ForlƬ-Cesena, Frosinone, Parma, Pescara, Reggio Emilia e Roma hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Lā€™Aquila, nei confronti di 5 persone (tutte sottoposte alla custodia cautelare in carcere) indagate per il reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti con lā€™aggravante specifica della transnazionalitĆ . Il sesto arresto ĆØ avvenuto in seguito. Si tratta di un trentasettenne di Avellino.Ā Con la stessa ordinanza sono inoltre state disposte 21 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti. In tutto risultano indagate a vario titolo 44 persone, 14 Italiani, 29 Dominicani ed 1 Colombiana.Ā Lā€™attivitĆ  dā€™indagine svolta dal dipendente Reparto Operativo – Nucleo Investigativo ha permesso di tracciare le rotte dellā€™importazione dallā€™estero, in particolare dalla Repubblica Domenicana, di ingenti quantitativi di cocaina destinati al mercato del centro Italia.

Oltre a un noto pizzaiolo aquilano, L.C. i carabinieri del Reparto operativo dell’Aquila hanno arrestato i cittadini della Repubblica Domenicana: C. L. D. di 29 anni, residente all’Aquila; R. R. P. P. di 20 anni residente a Brescia; A D.F di 49 anni, residente all’Aquila; J. B D M di 45 anni, residente a Roma ed infine L M C G di 37 anni, residente ad Avellino, anche questi ultimi originari della Repubblica Domenicana. L’attivita’ operativa che ha portato al sequestrato complessivo di 7 chilogrammi di cocaina in diverse fasi, e’ stata illustrata stamane dal comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri dell’Aquila, il colonnello Savino Guarino, dal vice comandante, il tenente colonnello Andrea Ronchey e dal capitano Roberto Ragucci, vice comandante del Reparto operativo. L’indagine, denominata “Chamaquito” (in italiano “ragazzino”, soprannome di uno dei corrieri utilizzati) ha avuto inizio nel mese di gennaio 2012. Militari del Nucleo Investigativo di L’Aquila appreso nel corso di specifiche indagini dell’esistenza di soggetti dediti al traffico internazionale di cocaina, hanno avviato una serie di accertamenti che hanno permesso di individuare un maggiore referente.

Sono state le diverse richieste di espatrio del giovane ad avere insospettito gli inquirenti. Gli investigatori hanno anche documentato molteplici pagamenti effettuati tramite il circuito Money Transfer oppure a mezzo di ricariche Poste pay. Somme derivanti dalle richieste di acquisto di droga. Per gestire con maggiore facilita’ le proprie attivita’ criminali, il giovane dominicano si era costituito una base logistica presso un B&B collocato in prossimita’ della Stazione Termini a Roma per gestire l’importazione della droga, operata con il metodo dell'”ovulazione”, mediante l’utilizzo di corrieri viaggianti con vettori aerei sulla tratta Santo Domingo-Spagna-Italia. Inoltre la base romana ha consentito di garantire un punto d’appoggio all’arrivo in Italia per permettere il “recupero” dello stupefacente ed il suo confezionamento per il successivo smercio. La “sede operativa” offriva, inoltre, il vantaggio evidente di essere situata in uno snodo del trasporto pubblico da e per gli aeroporti, consentendo al giovane di utilizzare, per i propri spostamenti, mezzi pubblici, nell’intento di attirare meno l’attenzione. Almeno nove i viaggi in Spegna contestati al giovane per complessivi 7 kg di droga sequestrata in diverse occasioni e da parte di altre forze di polizia proprio per non far capire che alla “cabina di regia” vi fossero i carabinieri dell’Aquila che oggi hanno eseguito le misure cautelari. Oltre agli arrestati 44 soggetti di cui 9 aquilani risultano indagati per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.