DITEMI SE QUESTO È…TURISMO
di Luigi Liberatore – Pugni e accoltellamenti, lesioni, scazzottate e litigi, e pure qualche testa fracassata da bottiglie di spumante in libera uscita. Piccole e grandi prepotenze consumate nei locali pubblici, oppure per strada, laddove parcheggiare anche davanti alla porta di una chiesa può sembrare la prerogativa di un turista. Più o meno è andata così in questi quindici giorni di fiera disordinata nel più bel bacino sciistico centromeridionale, che paga, per vecchi e nuovi peccati, la scadenza qualitativa dei “villeggianti”. Guardate che gli episodi non sono ascrivibili alla irritazione perché non è scesa giù la neve; anche questa ipotesi apparterrebbe alla categoria delle pretese sguaiate e irrazionali. Siamo convinti, invece, che se ci fosse stata anche neve il taccuino della “nera” sarebbe straripato. Visione deformata la nostra? Può darsi. Come vorreste definire oggi quei tanti turisti, che un tempo si chiamavano signori, i quali per disfarsi delle proprie immondizie rilasciano i sacchetti pieni lungo i cigli delle strade, negli anfratti, magari aprendocon disinvoltura lo sportello del macchinone per buttarli via? Nuova nobiltà? Guardate, questo fenomeno piglia i centri di maggiore presa: Roccaraso, Rivisondoli, Castel di Sangro; Pescocostanzo merita un discorso a parte perché ha saputo mantenere alto, in tanta contaminazione, un livello che non esitiamo a definire di selezione turistica, aiutata dalla geografia locale, essendo fuori dalle linee stradali di maggior traffico. Appartenere per merito alla élite dei centri turistici più affascinanti è questione di sacrificio; non basta la collocazione geografica, ci vuole volontà di rinuncia da parte dei gestori dei servizi con il miglioramento delle loro aziende, e soprattutto lungimiranza, ovvero visione equilibrata tra domanda e offerta, da parte degli amministratori. Non pagano, come dimostrano i fatti, le briglie sciolte in tema di edilizia, con piani regolatori permissivi a tutela degli interessi della speculazione di basso profilo, oppure con offerte pubbliche di intrattenimento raffazzonate. Fare selezione? Sì, ma non con la perfidia che gli intellettuali vorrebbero assegnare al termine che usiamo. Fare selezione vuol dire alzare il livello della offerta: non limitarsi alla patatine fritte in piazza o alla musica rompitimpani per facilitare gli incassi, ma valutare anche culturalmente (politicamente) che strada si voglia imboccare una volta per tutte. Roccaraso paga per vecchie colpe come Rivisondoli. Castel di Sangro faccia tesoro del loro naufragare. Allora si potrà passeggiare tranquillamente sui viali senza chiedere permesso ai gruppettari prepotenti che li occupano, senza rimediare anche un pugno in faccia per aver oltraggiato il loro diritto di essere turisti.
A Roccaraso e Rivisondoli sono organizzati bene. Queste cose possono accadere. E gli impianti neve permettendo apriranno, a Pescocostanzo no
Luigi ci parla del bagno in area verde,dei venditori di alimenti ambulanti,della chiusura degli impianti non per mancanza di neve,dei concorsi pubblici,dei campi sportivi e lavori annessi,dell’ albergo diffuso,dei lavori pubblici e opere di Pescocostanzo?
Il danno è fatto, la causa principale l’edilizia pazza, strabordante, volumi all’eccesso, priva di cognizioni futuristiche, senza un piano architettonico in uso in nessun paese del bacino sciistico per dare le sembianze della montagna. Nessun incentivo a quelle attività agropastorali che avevano fatto il ns. menù e il ns. vanto tanto desiderato dai turisti.
40 anni di saccheggi e politiche sbagliate, ci vorrà un 1/2 secolo per poter rimediare almeno in parte… politica permettendo….
Caro Liberatore sei sicuro Che Pescocostanzo merita un discorso a se?
Non conosci bene la realtà.
Devi approfondire bene il problema che è fattor comune
Benvenuti nel futuro !!!
Se si studiasse rimedi e suggerimenti invece del firmamento magari si potrebbe arrivare ad accettare dei cambiamenti a lungo dovuti e necessari !!!!!
Non si può solo lamentarsi e sperare !!!
Liberatore può cortesemente fare un articolo per esempio sul museo delle origini,sui costi,a chi fanno riferimento?