NELLA SCIENZA TROVIAMO LA SPERANZA

 di Massimo di Paolo – E’ stato un anno vissuto pericolosamente quello passato con una forte destabilizzazione politica planetaria che ha coinvolto anche tutta l’area mediterranea. Due anni fa la Biogenetica e la Epidemiologia erano le nuove discipline di riferimento che il COVID aveva reso popolari con riferimenti comunemente rintracciabili nelle conversazioni di ogni giorno. Eravamo diventati un po’ tutti epidemiologi con diversi approcci teorici dal significato politico e di contrapposizione. Il 2022 si è caratterizzato portando alla ribalta la Geopolitica che ha introdotto ai linguaggi e all’ambivalenza di termini come territori, confini, nazionalità, guerra e pace. Tuttavia in quasi tutti i messaggi di fine anno e negli auguri per il 2023 appena iniziato, si è potuto rintracciare la parola ”Speranza”. Speranza una virtù che tende al bene, non presente ma futuro, non facile ma arduo e possibile da conseguire. In questa tendenza occorre un doppio termine: il bene da ottenere e quello che ce lo rende possibile o ce lo fa conseguire.

Per rappresentare la speranza che si fa bene e diventa possibile, a tante componenti possiamo fare riferimento a tanti nodi filosofici o comportamentali dell’uomo. “Strumenti & Parole” vuole scegliere e focalizzarsi su una componente, su una attività nobile e spesso data per scontata: la scienza e tutta l’attività scientifica che sembra promettere un anno di importanti conoscenze e nuove scoperte. I laboratori di tutto il mondo sono già protesi verso il futuro e Nature, una delle riviste scientifiche di riferimento, ha già fatto delle ipotesi e delle mappature dello stato dell’arte. La scoperta delle galassie e dello spazio interplanetario sarà il campo di indagine da dove il James Webb Space Telescope ci farà avere nuove e strepitose informazioni  viaggiando  ormai da protagonista. Webb, così chiamato dagli appassionati dello spazio, ormai diventato l’esploratore dei mondi lontani probabilmente nel 2023 incontrerà un amico, il telescopio Eucid lanciato dall’ESA l’Agenzia Spaziale Europea che vede nell’Italia un partner di alto profilo e un Made in Italy sconosciuto ancora ai più. Tre missioni spaziali saranno dirette verso la luna per riaprire campi di studi e di possibilità che non erano prevedibili nel lontano 1969, quando Tito Stagno commentava la missione Apollo 11 e con essa il primo passo dell’uomo sul nostro satellite. Saranno missioni proposte da Emirati Arabi, Giappone e India.  

Oltre 300 scienziati lavoreranno per la salute dell’uomo definendo un limite di sorveglianza verso patogeni che potrebbero innescare altre pandemie. La scienza ci presenterà i risultati di ricerche agli ultimi stadi per terapie focalizzate sulla beta talassemia e all’anemia falciforme. Ricerche e risultati basati su tecnologie avanzatissime ed esportabili in altri campi della frontiera sanitaria.Il 2023 ci porterà anche un ulteriore progresso negli studi e nei trial degli attualissimi vaccini mRna contro diverse patologie recrudescenti non ultima la tubercolosi. Sul Fronte delle patologie neurologiche, con particolare riferimento all’Alzheimer, farmaci molto controversi in grado di rallentarne il decorso, entreranno nelle fasi conclusive per le approvazioni delle agenzie regolatorieAncora molti bilanci di tante ricerche in corso non sono conclusi e si attendono per il 2023 i risultati delle fasi finali con ulteriori contributi che la scienza donerà alla specie umana affinchè la Speranza possa trovare il possibile.
Pensiamo alla missione del satellite Dart in grado di deviare le traiettorie di corpi celesti in rotta di collisione con madre terra, i progressi dell’intelligenza artificiale applicabili per lo studio di sostanze organiche, di elaborazioni complesse, di guida per le grandi disabilità, di produzioni di testi e di conversazioni a curvatura emotiva. E si prolungheranno gli effetti degli studi sulle nuove frontiere della fusione nucleare presso linstallazione di ricerca National Ignition Facility. Anche dalle tecnologie arriveranno applicazioni sorprendenti in grado di facilitare la transizione ecologica. Il cemento sarà in parte sostituito da materiali ecologici, le energie fossili probabilmente troveranno una ristretta collocazione d’uso.

Le varie agenzie tracciano le possibili dominanti della ricerca scientifica per il 2023 e ipotizzano grandi sorprese. Abbiamo citato Nature che guarda con priorità il mondo della fisica e della medicina,  Wired, edizione italiana, non cita il campo medico da dove ogni cittadino aspetta buone nuove sulla ricerca sul cancro e sulle grandi patologie, ma sceglie invece le ipotesi interplanetarie e l’uso di materiali polivalenti. Intanto la Scuola si è accorta dei ragazzi GIFTED ad alto potenziale, li saprà accogliereproteggerli, integrarli e molti di loro, probabilmente, saranno gli esploratori scientifici del domani. Certamente però ogni agenzia, ogni rivista scientifica, esprime in questo inizio di anno forti aspettative per un 2023 ricco di grandi e numerose scoperte che potrebbero dare concretezza a un cammino verso un mondo migliore.

Dopo la straordinaria esperienza dei vaccini anti SARS-COV, la speranza per il benessere dell’umanità può rafforzarsi osservando, partecipando, tifando e seguendo le conoscenze e le scoperte scientifiche prossime future.

La scienza assume, per ogni cittadino del mondo, un’altra grande finalità, accompagna a pensare oltre, a riflettere su dimensioni dilatate, aiuta ad essere più umili,  a prendere consapevolezza della nostra appartenenza a un insieme complesso fatto da miliardi di parti che, anche inconsapevolmente, dialogano tra loro ognuna con il proprio pensiero, con la propria cultura e con la propria speranza.

Netflix il 1° gennaio ha lanciato Caleidoscopio, la serie non-lineare in cui è lo spettatore stesso a scegliere l’ordine in cui seguire i vari episodi ottenendo sempre una visione appagante e coinvolgente.

La scienza la dobbiamo forse osservare nello stesso modocercando secondo i nostri interessi e orientamenti, strutturando un percorso di curiosità e conoscenza che ci possa rassicurare in questo 2023 che comunque presenta qualche rischio. Il rischio di non salvare dal mare i nostri fratelli, di gridare inni al nazionalismo, di alzare steccati con il nostro vicino più prossimo, di vivere la propria comunità con la tacita convinzione che non esistono altre possibilità.

     

                                                                                                    

2 thoughts on “NELLA SCIENZA TROVIAMO LA SPERANZA

  • Tutto bello e giusto ma manca la speranza adesso visto che non riescono o vogliono riuscire ad analizzare ed accettare lo stato in cui versa l’ambiente e i cittadini comuni.
    Cercate di non scordare attuali situazioni e studiarle bene per il bene delle prossime generazioni.
    Discariche male gestite ed avvelenanti e centrali di spinta del gas Snam non sono di certo un buon auspicio nella valle Peligna!!!

  • Sulmona 07. 01.2023

    Se fossi nei panni del gentilissimo prof Massimo Di Paolo, persona che stimo ed ammiro molto, mi porrei delle domande sulla Scienza, il discorso è sempre quello, l’etica e la morale di come tutto si utilizza a favore o contro il genere umano. La scienza non è del genere umano ma è del Suo Padrone, Gesù Cristo Re Vero ed unico Sacerdote Santo, Creatore dell’universo infinito dove viviamo. Egli ha fatto tutto Perfetto fin dall’inizio del Suo tempo, poi per il voler fare senza di Lassù, arroganza, superbia, presunzione, pensieri e filosofie politiche insulse ed inutili hanno contribuito a cambiare il mondo in peggio. Il mondo sovrannaturale esiste e non è affatto slegato dalla realtà terrena, a quel Tribunale tutto il genere umano dovrà rendere conto a seconda dei talenti ricevuti e di come li ha impiegati durante la propria vita. Vegliate perché non sapete quando il padrone della Messe verrà. È ora di rimettere Gesù Cristo, la Preghiera del Santo Rosario e la Divina Misericordia Mariana sempre al centro della vita umana, i Santi Sacramenti, pregare per le famiglie, la società e la Chiesa Cattolica Apostolica Tridentina tutta, perché le ideologie passano il Santo e Sacro Vangelo resta per sempre, San Giuseppe Moscati medico napoletano ricercatore insigne, insegna. Dall’altra parte, Lenin o Marx, Turati o Di Vittorio non hanno nessun potere di salvezza sulle anime. Meditate gente, meditiamo gente. Santa giornata a tutti i destri ed i sinistri.
    distinti saluti
    Domenico Silla

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