CARCERE, GRIDO D’ALLARME DELLA UIL SUL SOVRAFFOLLAMENTO

Neanche 10 giorni fa avevamo attribuito al carcere di Sulmona la maglia nera per il sovraffollamento denunciando la presenza di 429 detenuti in luogo di 329 previsti dalla capienza regolamentare. Il grido lanciato dalla Uil e volto a sensibilizzare chi di competenza a prendere seri provvedimenti deflattivi ha purtroppo avuto un epilogo opposto rispetto a quello auspicato. Sulmona si ritrova cosƬ a doverne annoverare oggi 440 di detenuti e non (cosƬ come era giusto e logico fare) molti di meno rispetto a quelli precedentemente enumerati. Un gioco al ā€œmassacroā€ che sta di fatto portando grossi malumori tra la popolazione detenuta e tra gli addetti ivi operanti. I motivi non mancano visto che ad essere compressi per non dire compromessi sono i diritti sanciti da precise norme in materia Penitenziaria. Si pensa allā€™impossibilitĆ  per i detenuti provati psicologicamente, tra i quali anche diversi ergastolani, di poter vivere la loro carcerazione in cella singola. Cosa dire poi delle decine e decine di detenuti ( 32 per lā€™esattezza) che pur avuto concesso un permesso di necessitĆ  a loro attribuito per gravi ed eccezionali motivi di carattere familiare attendono da mesi di vedersi assecondati nel loro diritto. Il tutto perchĆ© a causa del sovraffollamento non vi sono piĆ¹ celle disponibili per tali evenienze. ƈ vero che non ĆØ un diritto inalienabile per gli ergastolani quello di vivere la loro detenzione in camera singola ma ĆØ pur vero che lā€™art. 6, c.5 del decreto legislativo 124/2018 non lo esclude del tutto visto che cosƬ recita: ā€ fatta salva contraria prescrizione medica e salvo che particolari situazioni dellā€™istituto non lo consentano, ĆØ preferibilmente consentito al condannato alla pena dellā€™ergastolo il pernottamento in camere ad un posto, ove non richieda di essere assegnato a camere a piĆ¹ postiā€. Resta il fatto perĆ² che 32 detenuti non riescono ad andare a fare visita ai loro familiari gravemente ammalati perchĆ© non vi sono spazi sufficienti per consentire loro di effettuare la quarantena Covid. Una cosa certa ĆØ cheĀ  il sovraffollamento di danni ne sta facendo a Sulmona e li sta facendo per i diritti compressi ai detenuti e per i nervi distrutti agli operatori penitenziari. Intanto il cappio del sovraffollamento si stringe sempre piĆ¹ e il gioco al ā€œmassacroā€ continua. La UIL si augura e per il bene di tutti che lā€™Amministrazione penitenziaria inverti la rotta. A tal proposito abbiamo chiesto lā€™intervento del Garante delle persone private della libertĆ  personale Gianmarco Cifaldi affinchĆ© si concorra tutti a ripristinare condizioni di legittimitĆ . Nei prossimi giorni ĆØ prevista una sua visita.

One thought on “CARCERE, GRIDO D’ALLARME DELLA UIL SUL SOVRAFFOLLAMENTO

  • Come per la discarica Cogesa sovraffollata da spazzatura non si riesce a fare niente nonostante gran problemi molto piĆ¹ gravi per la societĆ  e lā€™ambiente !!!!
    Ci vorrebbe un ministro per la transizione carceraria o la possibilitĆ  per la UIL di offrire agli ergastolani e non solo delle vacanze assistite in Siberia.

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