OMICIDIO COLABRESE, FRANCESCO DEL MONACO CONDANNATO A 18 ANNI DI CARCERE

Francesco Del Monaco

Si è conclusa con una condanna a 18 anni di reclusione la vicenda giudiziaria scaturita dalla morte  di Giuseppe Colabrese il giovane 27enne di Sulmona originario di Pescocostanzo ucciso in circostanze misteriose e trovato con il cranio fracassato e in avanzato stato di decomposizione in un bosco della Liguria. La sentenza nei confronti di Francesco del Monaco, sulmonese di 24 anni è amico del cuore di Colabrese, è stata emessa nella tarda serata di ieri dai giudici del tribunale di La Spezia, al termine del rito abbreviato chiesto e ottenuto dai difensori di Del Monaco. Una condanna arrivata al termine di una lunga discussione in cui Del Monaco, unico imputato nel processo,  ha sempre confermato la tesi portata avanti dall’inizio: lui, con l’uccisione dell’amico non c’entrava nulla. Ma i giudici non gli hanno creduto e lo hanno condannato a 18 anni di carcere: sedici per omicidio preterintenzionale e occultamento di cadavere e due per spaccio di droga, oltre a 8 mila euro di multa. Per i giudici infatti si sarebbe trattato di un omicidio d’impeto  arrivato al termine di una lite tra i due amici per questioni di droga e di soldi. Al processo erano presenti anche Annarita Grossi e Luciano Colabrese, genitori di Giuseppe assistiti dagli avvocati Federica Benguardato e Alessandro Rotolo. Secondo quanto ricostruito dalla magistratura, l’omicidio avvenne il 1° agosto 2015. Quel pomeriggio Colabrese arrivò con un treno alla Spezia da Sulmona, per poi prendere un autobus per Arcola dove avrebbe dovuto trascorrere un periodo di vacanza insieme all’amico. Ad attenderlo ci sarebbe stato proprio Del Monaco, che poi, una volta nel bosco, avrebbe sferrato un colpo violentissimo alla testa del 27enne utilizzando un oggetto contundente, forse un sasso raccolto lungo la strada. Del Monaco, secondo la Procura, conosceva bene quei luoghi perché i genitori sono proprietari di un’abitazione a Romito Magra, località vicina al bosco di Cerri. I carabinieri sono venuti a conoscenza dell’appuntamento dopo aver analizzato il traffico telefonico dei cellulari dei due ragazzi, per portare avanti un’attività di spaccio di hashisc. Del Monaco, interrogato, disse che Colabrese era salito su un treno per Genova per far ritorno a Sulmona e che da quel momento non l’avrebbe più visto in quanto lui sarebbe partito per la Sardegna per un periodo di lavoro. Ieri la condanna per Del Monaco che tramite i suoi legali ha annunciato di voler ricorrere in appello.