INCURIA E ASSENZA DI MANUTENZIONE METTONO IN PERICOLO LA CASA DI GIUSEPPE CAPOGRASSI
Incuria e assenza di manutenzione mettono in pericolo uno dei palazzi più rappresentativi del centro storico
SULMONA, 3 novembre – L’ennesimo segnale di degrado arriva da piazza Tresca, dove un pezzo di cornicione si è staccato nei giorni scorsi dalla facciata posteriore della casa natale di Giuseppe Capograssi, uno dei più illustri giuristi e pensatori sulmonesi. Il crollo, fortunatamente senza conseguenze per i passanti, ha riacceso i riflettori sullo stato di abbandono e incuria in cui versa da anni lo storico edificio.
L’allarme è scattato l’altra mattina, quando alcuni cittadini, notando i frammenti di intonaco caduti, hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e della polizia locale per la messa in sicurezza della zona. Le transenne che delimitano il perimetro del palazzo, infatti, sono lì da mesi, a testimonianza di un problema strutturale che si trascina nel tempo senza soluzioni concrete.
A causare il distacco, secondo i primi rilievi, sarebbero state le intemperie unite alla totale mancanza di manutenzione. Un quadro che sta mettendo in serio pericolo la stabilità di uno dei palazzi più prestigiosi della città, luogo simbolico non solo per il valore storico e architettonico ma anche per il suo profondo significato culturale.
La casa, di proprietà del Comune di Sulmona, fu concessa in comodato d’uso alla Fondazione Nazionale Capograssi a metà degli anni Ottanta. In passato, l’integrità dell’edificio era stata preservata grazie all’impegno di alcuni sulmonesi che si adoperarono con passione per la sua tutela: tra loro il compianto Giuseppe Papponetti e l’ex comandante della polizia locale Gianni Febbo, che si fecero promotori di interventi di recupero e valorizzazione dopo la stipula della convenzione tra Comune e Fondazione.
Oggi, però, il tempo e l’incuria stanno cancellando quella stagione di rinascita. Le pareti mostrano crepe, i cornicioni cedono e la pioggia penetra nelle strutture, aggravando la condizione di degrado. La casa di Capograssi, testimone silenziosa della memoria culturale di Sulmona, attende un piano di restauro che ne restituisca dignità e sicurezza.
Il recente cedimento ha riacceso il dibattito in città sull’urgenza di un intervento di recupero complessivo, prima che il patrimonio storico legato al nome del celebre filosofo del diritto vada irrimediabilmente perduto.




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