BORGHI E AREE INTERNE, LA SFIDA PARTE DA SULMONA: “NON SIAMO PERIFERIA, MA RISORSA”
La montagna come risorsa strategica per il futuro dell’Abruzzo e del Paese. È il messaggio emerso oggi pomeriggio all’Abbazia Celestiniana di Sulmona, dove si è svolto il congresso regionale dell’Uncem Abruzzo, appuntamento preparatorio al congresso nazionale in programma all’Aquila il 12 e 13 dicembre.
A presiedere i lavori il presidente regionale dell’Uncem Lorenzo Berardinetti (confermato oggi alla presidenza), affiancato dal presidente nazionale Marco Bussone e dal vicepresidente vicario Uncem Luigi Fasciani. “La montagna e le comunità che la vivono – ha ribadito Berardinetti – devono tornare al centro delle scelte politiche nazionali e regionali, con interventi concreti su servizi, scuole, sanità, trasporti e investimenti europei. Non servono annunci, ma azioni”.
Il tema: territori montani come cuore dello sviluppo
Il congresso, dal titolo “Comuni e comunità insieme. La montagna è speranza”, ha puntato i riflettori sulle sfide e sulle opportunità delle aree interne, alla luce dei dati del Rapporto Montagne Italia 2025, che evidenziano segnali di inversione demografica per alcuni comprensori dell’Appennino abruzzese.
L’intervento della vicepresidente Marianna Scoccia
Tra i contributi istituzionali quello della vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia, che ha sottolineato il ruolo cruciale dei piccoli comuni e degli amministratori locali:
“Amministrare realtà montane oggi è un atto di coraggio e un impegno quotidiano. Lottiamo contro spopolamento, servizi che si assottigliano, chiusure scolastiche e nuove dinamiche sociali. Dobbiamo continuare a investire in natalità, attrattività, servizi e coesione tra territori, puntando su ciò che rende unici i nostri borghi e le nostre identità”.
Scoccia ha ringraziato l’Uncem per il lavoro svolto a fianco dei sindaci e ha richiamato l’importanza di “una strategia condivisa e continua, capace di coniugare tradizione e innovazione”.
Gli altri interventi istituzionali
Al confronto hanno partecipato, tra gli altri:
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Carla Mannetti, consigliera regionale, che ha posto l’accento sul ruolo della legislazione regionale a tutela dei comuni montani e sulla necessità di norme stabili e mirate.
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Silvio Paolucci, consigliere regionale, che ha richiamato l’urgenza di garantire servizi sanitari adeguati ai territori interni e di sostenere politiche di riequilibrio territoriale.
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Antonio Di Marco, consigliere regionale e presidente dell’associazione Borghi più belli d’Italia Abruzzo-Molise, che ha evidenziato il ruolo della rete dei borghi come motore turistico e culturale, sottolineando l’importanza di investimenti in qualità, accoglienza e valorizzazione delle eccellenze locali.
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Angelo Caruso, presidente della Provincia dell’Aquila, che ha ricordato l’importanza della collaborazione istituzionale nel sostenere gli enti locali, soprattutto in materia di infrastrutture, manutenzione viaria e servizi scolastici.
Verso il congresso nazionale all’Aquila
Forte la partecipazione dei sindaci abruzzesi, che hanno ribadito la volontà di continuare a fare rete per mantenere vive comunità che rappresentano un patrimonio storico, culturale e umano unico nel panorama nazionale.
Il percorso proseguirà all’Aquila a dicembre, quando l’Uncem riunirà l’intero sistema montano italiano per definire le nuove linee di indirizzo e chiedere al Governo una politica strutturale per la montagna.








Prima di tutto si deve provare a sistemare ambiente e salute, poi magari il resto.
Comunque la Scoccia non dovrebbe essere coinvolta, visto cosa sta’ succedendo in valle e a Prezza.