ANCORA UN CERVO INVESTITO SULLA 17: STRADA SEMPRE PIÙ PERICOLOSA
Un nuovo incidente causato dalla fauna selvatica si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi lungo la Statale 17, all’altezza della zona Case Chiuse, poco prima della stazione di servizio Tamoil, in direzione Sulmona. Un cervo, sbucato all’improvviso dal margine della carreggiata, ha attraversato la strada a grande velocità finendo contro un furgone di un’impresa edile locale che sopraggiungeva da Pettorano sul Gizio. L’impatto è stato violento e ha provocato danni al mezzo, fortunatamente senza conseguenze per il conducente.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri Forestali del Comando di Sulmona e i sanitari del 118. Il tratto di strada è stato temporaneamente chiuso al traffico per consentire i rilievi e le operazioni di messa in sicurezza.
Si tratta dell’ennesimo episodio di questo tipo su una delle arterie più trafficate e pericolose dell’area peligna. Negli ultimi mesi, infatti, la Statale 17 è stata teatro di numerosi incidenti provocati da cervi, caprioli e cinghiali, che continuano ad attraversare improvvisamente la carreggiata, mettendo a rischio la vita degli automobilisti e degli stessi animali.
Una situazione che desta crescente preoccupazione non solo tra gli automobilisti, ma anche tra le forze dell’ordine e gli enti territoriali. Le segnalazioni di animali selvatici vaganti si moltiplicano, in particolare nelle ore serali, lungo la Statale 17 ma anche sulla SP 51 per Pettorano, sulla strada per Introdacqua e in diversi tratti della SS 479 verso Scanno.
La presenza incontrollata della fauna selvatica, anche al di fuori del perimetro del Parco Nazionale della Maiella, sta diventando una vera emergenza. Nonostante i numerosi appelli e gli interventi di messa in sicurezza con cartelli e dissuasori ottici, gli attraversamenti improvvisi continuano a verificarsi, segno di una necessità urgente di misure strutturali per prevenire nuovi incidenti.
“È solo questione di tempo prima che un episodio simile provochi conseguenze più gravi – commentano alcuni residenti della zona –. Servono reti di contenimento, segnalazioni luminose e un monitoraggio costante della fauna, perché ormai questa non è più solo una questione ambientale, ma di sicurezza pubblica”.
La Statale 17, snodo fondamentale tra l’Abruzzo interno e la Valle Peligna, si conferma dunque una delle strade più insidiose del territorio, dove il confine tra uomo e natura sembra farsi ogni giorno più sottile e pericoloso.




prima o poi ci scappa il morto !
Forse è il caso di intervenire per impedirne la diffusione incontrollata
…forse serve anche rispettare i limiti di velocità!