SULMONA, STOP ALLE VISITE AGONISTICHE: MANCANO I MEDICI SPORTIVI

Gravi difficoltà per genitori e associazioni sportive di Sulmona e del territorio a causa della carenza di medici sportivi negli ambulatori Asl. A segnalarlo è la capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Ornella La Civita, che parla di una situazione ormai insostenibile per chi deve ottenere o rinnovare il certificato medico agonistico, indispensabile per la pratica sportiva.

Il problema, spiega La Civita, nasce dalla mancanza del medico sportivo che fino ai primi mesi dell’anno operava presso la Asl di Sulmona e che, dopo il pensionamento, è stato sostituito solo per una giornata a settimana. Un numero insufficiente a coprire le numerose richieste e le prenotazioni già fissate da tempo, con conseguente allungamento dei tempi di attesa.

«Molte famiglie – sottolinea la consigliera – sono costrette a spostarsi fino ad Avezzano o L’Aquila per poter effettuare la visita, ma anche lì i tempi non migliorano. C’è chi, pur di non far saltare la stagione sportiva ai propri figli, si rivolge a strutture private pagando fino a 80 euro, mentre la stessa prestazione presso la Asl, per gli atleti minorenni, dovrebbe essere gratuita».

Una situazione che, secondo La Civita, «limita il diritto dei ragazzi a fare sport, che rappresenta non solo salute e benessere, ma anche educazione, socialità e crescita personale». Il disagio coinvolge anche le società sportive, impegnate a mantenere vive attività e progetti nonostante le difficoltà organizzative e i ritardi burocratici.

«Queste realtà – aggiunge – sono un presidio sociale prezioso e non possono essere lasciate sole di fronte a problemi che ne compromettono la programmazione. Occorre un intervento immediato da parte della Asl e dell’amministrazione comunale, per ripristinare il servizio di medicina sportiva a Sulmona e garantire la piena continuità delle visite. Le famiglie fanno già molti sacrifici per permettere ai figli di praticare sport: è doveroso sostenerle, non aggiungere ostacoli».

Un appello, quello della capogruppo PD, che chiama in causa la responsabilità delle istituzioni e sollecita risposte rapide per restituire al territorio un servizio essenziale, soprattutto per i più giovani.