SULMONA, GESTIONE DEL CANILE COMUNALE VERSO LA SCADENZA: TRA AFFIDAMENTI DIRETTI, POLEMICHE E INTERROGATIVI SUL FUTURO
Con la fine dell’anno ormai alle porte, si avvicina anche la scadenza dell’affidamento provvisorio della gestione del canile municipale di Sulmona. L’incarico, assegnato con determina dirigenziale n. 283 del 27 giugno 2025, ha affidato il servizio alla Comar Farm Casaline Srl, società con sede a Collelongo, dal 1° luglio al 31 dicembre 2025 per un totale di 47.580 euro.
La scelta dell’affidamento diretto, effettuato dal Comune in attesa di una gara per una gestione pluriennale, ha sollevato domande e discussioni nel panorama cittadino e tra le associazioni animaliste. Il precedente canile comunale era stato dichiarato inagibile, rendendo necessario individuare una soluzione temporanea per garantire continuità al servizio.
Un affidamento che divide
La società incaricata non è nuova al territorio né al dibattito pubblico. Organizzazioni animaliste, tra cui la Rivoluzione Eco Animalista (REA), nei mesi scorsi hanno segnalato criticità nelle condizioni della struttura di Collelongo. Secondo dichiarazioni rese pubblicamente dalla segretaria nazionale Gabriella Caramanica, alcuni cani trasferiti da Sulmona sarebbero stati trovati in condizioni ritenute insoddisfacenti, con animali descritti come “bagnati, impauriti e sporchi”. Immagini diffuse da attivisti e media locali avrebbero documentato la situazione secondo le associazioni.
La società interessata, va sottolineato, non risulta aver rilasciato dichiarazioni pubbliche in risposta alle critiche, e al momento non risultano provvedimenti ufficiali che confermino irregolarità nella gestione.
Il ruolo dell’amministrazione comunale
Sul tema emerge anche il dibattito politico cittadino. L’articolo 50 del Testo Unico degli Enti Locali stabilisce che spetti al sindaco “sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti”. Da più fronti è quindi stato chiesto se l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luca Tirabassi, abbia valutato le segnalazioni delle associazioni prima di procedere con l’affidamento e se siano stati effettuati controlli sul benessere animale nella struttura ospitante.
Il Comune, in documenti ufficiali, ha spiegato che la decisione è stata presa per garantire un servizio urgente e temporaneo, nelle more dei lavori di adeguamento del canile comunale e della predisposizione della gara pubblica.
Benessere animale e trasparenza amministrativa
Il tema richiama inevitabilmente il principio costituzionale del benessere animale, riconosciuto espressamente dopo la riforma dell’articolo 9 della Costituzione. Un riferimento che, secondo le associazioni animaliste, richiede un impegno concreto oltre le dichiarazioni.
I prossimi mesi saranno decisivi: se i lavori comunali dovessero procedere spediti, l’affidamento potrebbe essere revocato anticipatamente. In caso contrario, sarà fondamentale comprendere come il Comune intenda garantire trasparenza, tutela degli animali e corrette procedure pubbliche in vista del nuovo appalto.
Nel frattempo, l’attenzione resta alta. I cittadini, le associazioni e gli operatori del settore attendono risposte chiare: a partire dal futuro del canile comunale, passando per i controlli sulla gestione attuale, fino alla scelta del prossimo soggetto affidatario.
Perché, come ricordano gli attivisti, dietro numeri e determine ci sono animali che meritano cura, rispetto e vigilanza costante.




Ma se non riescono a vigilare su spazzatura, salute e ambiente, come potete aspettarvi altro ma scempi e delusioni.
Il benessere degli animali non viene contemplato e sebbene il sindaco sia responsabile e massima autorità del benessere dei suoi animali, sembra non comprendere il grado di responsabilità che ha. Per di più i Comuni hanno l’obbligo di risanare i canili gia esistenti e/o costruirne di nuovi. Nello specifico sono stati investiti soldi pubblici, oltre 90.000€ per il risanamento di questo canile, per cui è fondamentale che è i cani tornino nella struttura comunale e vengano gestiti e curati come legge prevede. Per chi invece non conosce il canile di Collelongo, invito la popolazione ad andare a visitare quei cani.