SANDRO MARIANI: CHE FINE HA FATTO L’EMENDAMENTO SICUREZZA URBANA?
PESCARA – Mariani: “che fine ha fatto il mio emendamento sulla sicurezza urbana? Forse il
centrodestra è troppo preso tra “leggi omnibus” e fronde interne?” “Che fine ha fatto il mio emendamento per la sicurezza delle città abruzzesi approvato dalla maggioranza in Consiglio i primi di agosto?”. Se lo chiede il Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Vigilanza Sandro Mariani alla luce degli ultimi incresciosi fatti di cronaca che hanno riguardato numerose realtà abruzzesi e culminati, lo scorso sabato, con gli spari tra la gente in corso Manthoné a Pescara che, solo per un fortunato caso, non hanno causato danni ben più seri. “Purtroppo sono stato ancora una volta lungimirante quando, a margine
dell’approvazione, auspicavo che questo importante emendamento non restasse “lettera
morta” – prosegue Mariani – infatti Marsilio ed i suoi ancora non hanno definito quali e
quante risorse destinare alla sicurezza delle nostre città. Come abbiamo visto nel corso
dell’ultimo Consiglio preferiscono litigare tra di loro tra mance, mancette e “leggi
omnibus”, senza dedicare la benché minima attenzione a questo delicato tema, andando
così ad incrementare quella percezione di insicurezza e scarso controllo sempre più spesso
percepita dai cittadini”. L’emendamento approvato prevede infatti la promozione di progetti innovativi, volti al
potenziamento dell’organico della polizia locale e allo sviluppo di progetti sperimentali di
sicurezza urbana integrata, con operatori commerciali e addetti alla sicurezza sussidiaria,
per sorvegliare e monitorare i luoghi sensibili della città partendo dai quattro capoluoghi di
provincia per poi allargarsi, aumentando le risorse, a tutte le realtà più grandi e complesse
della nostra regione.
“La Giunta Regionale avrebbe dovuto predisporre, entro 60 giorni dall’entrata in vigore, le
linee guida per la stesura dei progetti…ma su questa delicata tematica è calato il silenzio e
nessuno ne parla più!” conclude il Consigliere Mariani. “Ritengo che, anche alla luce degli
ultimi dati pubblicati dall’indagine sulla “qualità della vita 2025” da parte del Sole 24 ore,
che vedono l’Abruzzo in crescita per quanto concerne l’indice di criminalità e, più in
generale, sui reati quali furti e aggressioni, sia il caso che una maggioranza che si definisce
di centrodestra prenda seriamente la questione della sicurezza, lasciando per un momento
da parte sagre, feste paesane, circoli delle bocce, “legge omnibus” e quanto, negli ultimi
mesi, ha catalizzato l’attenzione di Marsilio e dei suoi”.



